Se fossi donna mi piacerebbe molto truccarmi gl'occhi. Sceglierei il turchese o il rosa. Mi piace il gesto di passare la matita, fare con destrezza un contorno netto. Ripassarmi le ciglia. È un piacere il fatto stesso di dedicare le proprie cure all'occhio, un organo così vivo e guizzante, che è il nostro biglietto da visita per il mondo, lo specchio dell'anima. Vorrei farmi un trucco che desse l'idea della fata, vorrei ispirare tenerezza.
Se fossi donna curerei molto i miei capelli. Li vorrei neri corvini e lunghi, lucenti. Li raccoglierei da sopra le tempie e li pinzerei sulla nuca, per poi lasciarli ricadere sulla schiena. Pettinarmi sarebbe un rito che richiederebbe tempo. Mi piacerebbe molto farmeli curare dalla parrucchiera, giovane e cinese, con mani affusolate e sapienti. Mi piacerebbe sentire le sue dita passare tra le ciocche, districarle e darmi i brividi di piacere nel massaggiarmi la nuca. La vorrei donna o uomo gay, perchè solo loro sanno toccare.
Se fossi donna amerei i profumi. Anche come uomo amo i profumi delle donne. Amo l'atmosfera che creano loro attorno. I profumi sono come catene con cui le donne legano gli uomini. Una scia invisibile ma irresistibile che ti cattura a dieci metri di distanza e ti trascina inesorabilmente verso la femmina. Ne sceglierei un paio, non di più. Dovrebbero diventare la mia seconda pelle. Vorrei vedere i maschi inebriati ed attratti come le mosche sul miele. I miei indumenti parlerebbero di me anche non indossati. Vorrei vedere un uomo portarsi al naso il mio reggiseno ed aspirarne il profumo a pieni polmoni con gli occhi chiusi e sognanti. Vorrei spiarlo mentre compie questo gesto. Lascerei delle "trappole" profumate in giro per casa o in ufficio, anche solo un innocente foulard.
Se fossi donna dedicherei moltissima cura alle mani e ai piedi. Due belle mani, liscie, con dita affusolate, unghie ben curate e belle vene in evidenza fanno sognare gli uomini. Le immaginano mentre si chiudono intorno alla loro asta, fanno pensare alla masturbazione. I piedi poi, sono una delle parti più erogene. Il loro dorso carezza le palle mentre l'uomo si masturba. All'occorrenza diventano prensili e avvolgono la cappella nel loro abbraccio caldo e morbido. Se sono sapienti sanno estrarre la sborra rovente. Piedi ben curati, l'uso quotidiano di creme ne mantiene la pelle morbida e vellutata. Sempre pronti per accarezzare, per frugare buchi, per essere leccati. Le unghie ben tagliate e rigorosamente laccate, una fine cavigliera a sottolinearne la preziosità come parte erogena della donna. Piedi belli anche solo da vedere, nei loro sandaletti a tacco alto. Piedi che devono dare il via ad un sogno che pian piano sale lungo il corpo, si mescola col profumo e si arricchisce di indumenti, di atteggiamenti, di sguardi e di parole, fino a trasformarsi in desiderio.
Se fossi donna mi piacerebbe scegliere i vastiti e gli accessori, scegliere e abbinare i colori. Il nero sarebbe il mio colore preferito, il rosso lo accompagnerebbe. Non male il verde e l'azzurro tenui con qualche nota di fucsia. Mi piacerebbe essere elegante e classica. Tailleur con gonna a tubino e spacco generoso, calze nere e tacchi alti e fini. Ma una donna è volubile e mi piacerebbe anche essere porca. Vestito leggero e fasciante, con perdipiù ampie porzioni di pelle nuda, spalle schiena e cosce. Le tette dovrebbero schizzare di fuori e i capezzoli appena appena coperti, meglio se puntassero da sotto il tessuto a suggerire la voglia e il calore della vacca. In altri momenti vorrei suggerire una femminilità discreta, con camicetta e foulard, occhiali da segretaria e borsa di pelle, il tutto con colori pastello bene abbinati.
Se fossi donna mi piacerebbe da pazzi la biancheria intima. Mi piacerebbe il momento dell'acquisto, la complicità della commessa che mi suggerisce cose inconfessabili ad un uomo. Donna anche lei che sa come eccitare. Donna anche lei che si eccita, mi aiuta nella prova del capo e me lo sistema con mani sapienti e dita che sfiorano, senza spingersi oltre. Credo che i capi di biancheria intima per donna siano concepiti per appagare il tatto, oltre che l'occhio. Il reggiseno deve essere piacevole per il seno e per il capezzolo, deve cingere la schiena come un abbraccio. Le mutandine devono massaggiare il buchetto ed il solco che vi ci conduce. Ma il massimo del piacere lo danno le calze di naylon, la loro trama ruvida sotto i polpastrelli al momento di dispiegarle, si trasforma in una carezza per il piede e le gambe. Il loro piacevole tepore una volta indossate, il loro massaggio ad ogni movimento.
Se fossi donna vorrei affinare l'arte della seduzione, imparare a suscitare il desiderio di me. Capire che l'uomo mi vuole, capirlo dai suoi sguardi insolenti o dai suoi occhi che fuggono dai miei. Dal suo cambiamento di atteggiamento che passa dall'indifferenza all'interesse. Mi piacerebbe provocare un terremoto nella sua anima e vederne i segni nel suo imbarazzo. Vedere il desiderio della bestia, il desiderio carnale e provocarlo con gesti e atteggiamenti da nulla, una gamba accavallata, una mano che ravviva i capelli, la curva di un seno solo immaginato sotto il vestito.
Se fossi donna mi darebbe sommo piacere giocare col maschio come il gatto col topo, dare l'impressione di concedermi totalmente e poi fare marcia indietro e negarmi lasciandolo a bocca aperta e cazzo duro. Vederlo impazzire di rabbia e poi dargli tutta me stessa e farlo impazzire di piacere, e tirare avanti questo gioco crudele fino a rischiare di essere violentata.
Se fossi donna vorrei competere con un'altra donna, osservarla mentre cerca di sedurre, andare un pizzico oltre fino a rubarle l'attenzione dell'uomo. Vorrei vedere sul suo viso gli sforzi per reprimere la rabbia. Farei come il pescatore che recupera la lenza e poi ne lascia un tratto, per stancare il pesce. Le darei l'impressione di avercela fatta e poi la stroncherei lasciandola disperata. Sarebbe una sfida senza esclusione di colpi. Trionfare su di un'altra donna mi farebbe godere ancora di più dell 'uomo. Salvo poi consolarla con un rapporto lesbico in cui le darei tutta la mia dolcezza e la mia passione.
Se fossi donna vorrei vivere pienamente il mio ciclo mestruale. Sentire le modificazioni che avvengono nel mio corpo, i segni premonitori, il cambiamento di umore, il turgore delle mammelle. Sentire il flusso che arriva, caldo e bagnato come manifestazione e conferma del mio essere donna. Vorrei che il mio uomo fosse eccitato dal mio sesso offerto aperto e insanguinato e che volesse sporcarsi con me del mio sangue. Vorrei vederlo intimorito di fronte a questo grande mistero che solo una donna può comprendere, ed in fondo dominarlo.
Se fossi donna vorrei restare incinta, sentire la vita che nasce dentro di me e sentirla crescere piano piano. Per l'uomo la vita comincia quando percepisce suo figlio, ne sente i movimenti nella pancia della sua donna. Per alcuni uomini la vita è reale solo quando vedono il bambino già nato. Per "noi" donne la vita comincia molto prima dentro di noi, è parte di noi con le manifestazioni ormonali che comporta, con le nausee, ancor prima di poter percepire l'esserino che ha preso forma. La vorrei femmina, perchè non lo so. Vorrei vivere pienamente anche gli aspetti meno piacevoli della gravidanza, il peso del pancione, il fiato corto, i calci del feto nel mio ventre, il bisogno di fare pipì. Vorrei fargli conoscere suo padre anche attraverso il fare l'amore con lui. Farle sentire come ce l'ha duro e lungo. Se fossi donna vorrei partorire, costi quel che costi, ma a questo punto mi accorgo che proprio donna non sono e sto parlando dell'ignoto più assoluto, e forse proprio quest'impossibilità anche solo d'immaginare mi affascina. Sono donna con la mente e con lo spirito ma non lo sarò mai con il corpo.
Se fossi donna vorrei godere da donna. Ricevere il maschio e sentirmi preda, sentirmi riempita di cazzo. Sentirlo che mi fruga dentro e si fa strada nella mia vagina, spinge e dilata, sposta l'utero, sbatte le sue palle sul mio buchetto. Vorrei sentirlo che mi prende, non che mi chiede, prepotente, non educato. Lo vorrei preoccupato del suo piacere, non del mio, a quello ci penso io, e credetemi, so trovarlo. Vorrei sentirlo impazzire, ululare. Vorrei essere trattata da troia e comportarmi da troia. Se lui ordinasse io ubbidirei, sarebbe il mio piacere. Vuoi la figa? Eccotela. Vuoi il mio culo? Spingi, è tutto tuo, anche se mi fai male. Anzi, fingerei di provare dolore per farti godere di più. Vuoi scoparmi in gola? Si fammi un bel soffocone, fammi sbavare la bava del tuo cazzo, diventare paonazza in volto come se stessi affogando. Vorrei vedere in lui il lupo mannaro che si prende la pecorella. Vorrei portarlo ad un orgasmo devastante, da lasciarlo spossato, riverso su di me, nudi. E così facendo avrei il mio momento di trionfo perchè avrei la coscienza di essere stata io l'artefice del suo piacere, senza di me sarebbe stato solo un povero segaiolo.
Se fossi donna vorrei provare a fare l'amore da uomo. Vorrei essere ficcante e penetrare un uomo. Vorrei indossare un fallo finto, grosso e duro, prendere il maschio per le caviglie e costringerlo a porgermi il culo. Sovrastarlo e deriderlo per i suoi genitali ridicoli, mosci e sballonzolanti. Glie lo infilerei di colpo e tutto in modo da togliergli il fiato. Vorrei provare la sensazione di potere nel pomparlo a grandi colpi di reni. Le mie mammelle davanti agli occhi gli ricorderebbero che sono una donna e nonostante ciò sono io che dirigo il gioco. Vorrei sentirmi supplicare di fare piano perchè averlo in culo fa male....
....e a questo punto non so più chi sono. Sono uomo? Sono donna? O tutti due insieme?
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Categorie: Esibizionismo