Era la mia occasione, avevo la possibilità di vedere finalmente se D., la mia adorata mogliettina, era la moglie devota che tutti conoscevano o se, sotto l’apparenza, era una femmina in calore. D’altronde, i miei dubbi su di lei erano oramai molti e mi ero convinto che aspettasse solo un mio cenno per svelare la sua vera natura. Decisi così di essere esplicito e le scrissi: “Ti voglio al massimo stasera, non mi basta che tu sia sexy, ti voglio zoccola!”. Al mio messaggio non rispose lasciandomi nel dubbio sino a sera: avevo fatto bene a essere così esplicito? Oramai ero arrivato a casa e ci avrei messo a saperlo. Avevo scelto un ristorante un po’ fuori mano, sicuro così di non incontrare nessun conoscente, a Barberino del Mugello, forse non troppo elegante ma con un patio all’aperto.
Entrato in casa D. mi accolse con un caldo bacio invitandomi a prepararmi e senza far nessun cenno al suo abbigliamento che mi pareva del tutto normale, sin troppo sobrio per le mie richieste: gonna al ginocchio, una maglietta aderente che in effetti metteva in risalto le sue forme anche sotto il giacchino e un paio di stivali: ne fui un po’ deluso ma feci finta di nulla. Mentre però finivo di prepararmi, D. mi guardò con un sorriso di sfida e levandosi il giacchino, alzò la gonna dicendomi: -Sono abbastanza zoccola per il mio porcello?-
Sotto la gonna aveva un paio di calze nere velate con reggicalze, quel reggicalze che le avevo regalato e non aveva mai messo, così come il completino perizoma minuscolo e reggiseno così piccolo che i capezzoli uscivano fuori e bucavano la maglietta! Per l’eccitazione non capivo più nulla ... lo aveva fatto, si era vestita come la troia che avevo sempre desiderato! La baciai appassionatamente e le dissi: - D ... cosa sei stasera?-
-La tua troia!- Fu la risposta e mi bastò.
Durante il viaggio non smise un attimo di tormentarmi, alzando la gonna e mostrandomi il bordo della calza, sapendo di farmi impazzire o accarezzandosi con falsa naturalezza i seni per mostrare i suoi capezzoli duri attraverso la maglietta. Una volta arrivati, il ristorante si mostrava più alla buona di quanto appariva sul sito: nel parcheggio trovammo posto tra due camion.
-Ma dove mi hai portato?- disse D. con imbarazzo, -In un posto da camionisti vestita così?-
La baciai tranquillizzandola e scesi per aprirle la portiera con fare cavalleresco ma anche per ammirarla meglio: per scendere dall’auto infatti, aveva aperto le gambe mostrando interamente le sue splendide cosce e il candore della pelle a contrasto con la balza nera della calza aveva acceso il mio desiderio e non solo il mio. Con la coda dell’occhio potevo scorgere tre camionisti dietro di noi che intenti a fumare, chiacchierare e bersi una birra come aperitivo, non si erano persi nulla della visuale offerta da mia moglie tanto che i loro rozzi complimenti rivolti a D. al nostro passaggio avevano aumentato la mia eccitazione.
-Li hai sentiti quei porci cosa hanno detto? Non dici nulla?- disse mia moglie rossa in volto ma io, oramai avevo deciso di giocare fino in fondo la mia partita: -Certo che li ho sentiti, pensano tu sia una troia, ma d’altronde, sei vestita da troia, no amore? La mia troia- risposi toccandole vistosamente il culo.
Entrammo nel ristorante seguiti dal terzetto che rideva alle nostre spalle.
Un cameriere gentilissimo ci accompagnò al nostro tavolo ed io, da buon cavaliere, feci accomodare D. spostandole la sedia e togliendole il giacchino con un gesto deciso: lei tentò di tenerlo ma il mio gesto non ammetteva repliche! Sapeva di essere esposta agli sguardi ma accettò la sfida. Sapevo benissimo cosa pensava in quel momento: “Mi vuoi troia? Stai a vedere come ti accontento!”
Dal reggiseno striminzito i capezzoli fuoriuscivano prepotenti spingendo contro la seta sottile della camicetta … la troia si era già eccitata, pensai … ed il cameriere non le toglieva gli occhi di dosso!
La feci sedere con le spalle al muro ed io a lato; mentre assaggiavamo gli antipasti non smettevo di coprirla di complimenti, di battutine a doppio senso e, soprattutto, di riempirle il bicchiere sapendo quale effetto faceva l’alcool su di lei, togliendole ogni freno inibitore. D. rideva, scherzava e a un certo punto cominciò persino a provocare il cameriere slacciando un bottone della camicetta e passando ripetutamente la lingua sulle labbra rosse ogni volta che si avvicinava al nostro tavolo, poi guardandomi mi disse: -Sono abbastanza troia per te stasera, amore? Vuoi che faccia altro? Vuoi che esageri? Te l’ho promesso, farò tutto quello che vuoi stasera!-L’aria di sfida delle sue parole era evidente ma non sapeva quello che avevo in mente: trasformare la mia adorata moglie in una vera troia per una sera!
-Guardali!- Le dissi, facendole notare i tre camionisti seduti al tavolo vicino che ci sorridevano ridacchiando tra loro … potevo immaginare i loro discorsi volgari … -Vedi come ti guardano? Dai, provochiamoli!-
D. mi guardò con aria interrogativa.
-Vai in bagno e togliti le mutandine, così facciamo vedere loro “una bella cosa”- aggiunsi con un sorriso beffardo. Mia moglie mandò giù un altro bicchiere di bianco e si alzò: con uno strano sorriso sulle labbra mi disse: -Credi che non ne sia capace? Ora vedi!-
La seguivo con lo sguardo mentre ancheggiando vistosamente si allontanava verso i bagni. Anche il terzetto la guardava, anzi, la scopava con gli occhi e la scena mi eccitò terribilmente.
Ancheggiava ancora mentre tornava dai bagni tenendo qualcosa di nero in mano, ma non capivo cosa. Lo capìì quando arrivò al tavolo: D. come un trofeo teneva in mano le mutandine nere, alzò il braccio mostrandole a me ma sorridendo al terzetto e usandole come un tovagliolo mi pulì la bocca per poi lasciarle sul tavolo. Felice ed eccitata tornò a sedersi mentre io rimasi di sale. Il terzetto non le levava gli occhi di dosso e il cameriere si precipitò al nostro tavolo. D. oramai aveva preso il gioco in mano, forse anche per effetto dell’alcool e, guardandomi negli occhi lasciò cadere il tovagliolo tra le gambe. Non appena il cameriere si chinò a raccoglierlo, D. lentamente aprì le gambe fino a spalancarle il viso dell’uomo era adesso a neanche un metro dalla figa depilata di mia moglie, la scena era surreale! Lui, una statua di sale che si stava sciogliendo dal calore, io incredulo e eccitato, il terzetto che sentivo grugnire alle nostre spalle mentre si godeva lo spettacolo e lei, padrona della scena. Neanche quando il povero cameriere balbettando qualcosa si alzò lei si ricompose, lasciandosi ammirare dal terzetto. Mi sorrise, io ricambiai il sorriso e le dissi: -Sei una troia, amore mio!- Ricambiò il sorriso: -Vero? Non è così che mi vuoi? - La cena andò avanti tra provocazioni, battute e doppi sensi sempre più volgari e il povero cameriere sempre più stordito dall’eccitazione. Dopo il dessert D. si pulì la bocca e con quel sorriso che oramai avevo imparato a riconoscere, mi disse. -Ma le sigarette? Ho proprio voglia di fumarne una ora, le hai lasciate in auto? Non preoccuparti, vado io a prenderle.-
Oramai il locale si era svuotato e a parte noi, il terzetto che oramai si capiva che ci stava puntando, e pochi altri, era vuoto.
Io rimasi a guardarla mente si alzava e lentamente si aggiustò una calza alzandosi la gonna e sistemandola al reggicalze come se fossimo soli, poi, prese le mutandine nere che ancora stavano sul tavolo e si allontanò verso l’uscita; si fermò solo davanti al tavolo dei tre, guardò il più rozzo di loro, quello che non aveva smesso di far sentire le sue volgarità e passandogli le mutandine sulle labbra e agli angoli della bocca, gli disse: -Asciugati, hai la bavetta che ti cola.-
Si diresse all’uscita lasciando le mutandine sul loro tavolo. Due del tavolo scoppiarono in una fragorosa risata, mentre il terzo mi fissava con lo sguardo quantomeno stupito e il perizomino semitrasparente di mia moglie in mano. Poi d’improvviso si alzò e venne verso di me, mi sventolò le mutandine davanti al viso e mi disse: -Non ti dispiace vero se gliele riportiamo noi, vero? Mica vogliamo che prenda freddo…-
Io sorrisi, ormai il gioco era partito e non si poteva certo tornare indietro.
-Certo, datemi il tempo di pagare la cena e vi seguo…-
-No, tranquillo, alla cena ci pensiamo noi.-
Uno di loro andò dal cameriere e gli disse qualcosa, poi tornò velocemente dai colleghi, e si incamminarono verso l’uscita. Io li seguii qualche passo indietro. Mia moglie era appoggiata all’auto, che era parcheggiata al di là del piazzale sterrato. i tre attraversarono il piazzale e le si avvicinarono, e il tipo con le sue mutandine in mano le disse: - Ehi bella, grazie per avermi asciugato la bocca…. Dopo magari ricambio anche io, asciugandotela, che ne pensi?-
Lei non rispose ma lui aveva già iniziato a palpeggiarla. Anche gli altri due si avvicinarono, e mentre lui le sollevava la maglina colorata uno dei due cominciò ad accarezzarle una coscia e a stuzzicarle l’orecchio sinistro con la lingua. Le mani dei tre la frugavano con decisione, ben presto capii dall’ansimare di lei che uno di loro aveva anche trovato il punto giusto. Il primo le aveva ormai sfilato la magliettina e le stava leccando i capezzoli che spuntavano dal reggiseno nero. Si scostò di poco da lei e si slacciò i pantaloni facendoli scivolare a terra: -Dai bellezza, facci vedere quanto sei brava…-
Delicatamente ma con decisione le mise la mano dietro la nuca e la spinse verso il basso facendola accosciare davanti a lui. Lei si fece scappare un “OOOOH” di sorpresa davanti a quel grosso cazzo, prima di assaggiarlo con la lingua, per poi prenderlo in bocca con gusto e maestria. Guardavo con eccitazione la mano dell’uomo infilata nei capelli rossi di D. che le impartiva il ritmo del pompino, quasi senza accorgermene avevo il cazzo in mano e mi stavo masturbando. Nel frattempo anche gli altri due si erano calati i calzoni, e i loro cazzi erano a pochi centimetri dal viso di mia moglie. –Faccela provare anche a noi, la bocca di questa bella signora…-
Lei non se lo fece dire due volte, e cominciò a pompare con gusto anche gli altri due cazzi che le si erano parati davanti. Il suono di un clacson mi fece sussultare, facendomi render conto che eravamo in piena vista della strada. Lo feci notare al tipo grosso che aveva preso l’iniziativa, il quale rise: - E che problema c’è?- poi però ci ripensò: -Va bene… Vieni bella, spostiamoci un po’ più in là.- La fece rialzare prendendola per il polso e si incamminò verso l’altro lato del piazzale, dove erano parcheggiati tre autorimorchi. Prima però si soffermò in mezzo al piazzale deserto e voltandosi verso di lei le sfilò la gonna viola, che era l’ultimo indumento che le rimaneva indosso, lasciandola con addosso solo gli stivali, le calze nere e il reggicalze. Il contrasto della sua pelle bianca nuda con l’intimo nero alla luce del grosso faro che illuminava il parcheggio sterrato era eccitantissimo. Si soffermò lì a palpeggiarla, infilandole una mano tra le gambe, lei reclinò la testa, segno che le dita dell’uomo le stavano frugando dentro la fica. Indugiò in mezzo al piazzale per un po’, e io capii a cosa mirava: stava aspettando che passasse qualche auto, prima di portarla dietro ai camion. Infatti passò un auto, che rallentò vistosamente. Ebbi paura che si fermasse e che la cosa potesse diventare pericolosa, ma a quel punto lui rise e la portò finalmente in mezzo a due dei camion parcheggiati, seguito dai suoi due amici e da me. Uno dei aprì la cabina del primo camion e ne tirò fuori un materassino e una coperta, mettendoli a terra. Fecero inginocchiare D. sul materassino, e lì ricominciò il rituale del pompino a girare: loro tre attorno a lei che se lo facevano succhiare a turno. Finalmente uno di loro le si accosciò accanto e prese a masturbarla, preparandola alla monta. Lei mugolava, a bocca piena, mentre le dita dell’uomo le penetravano la fica e (da quel che potevo intuire) il culo. Le si mise dietro, spingendola in avanti per farla mettere a quattro zampe: -Facciamo sentire un po’ di cazzo a questa troia…-
Cominciò a scoparla reggendola per i fianchi, incitandola continuare a lavorarsi i cazzi degli altri due con la bocca: -Brava troia, succhiati quei cazzi, che dopo toccherà anche a loro…-
Dopo un po’ lasciò il posto al tipo grosso che aveva fatto partire il tutto, che continuava a dimostrarsi il più porco e scurrile. Lui volle che D. si girasse a pancia su, sdraiata a terra e le allargò le gambe facedole spalancare la fica: - Fammi sentire quanto è dolce la tua fica.- Si buttò dentro a leccargliela, lei sussultava ridendo, poi si sollevò e le infilò dentro il grosso cazzo, tenendole le caviglie per tenerle gambe ben divaricate: -Ora ti apro ben bene, troia. E tu scopala in bocca, che sennò la signora si annoia…-
L’altro suo amico obbedì ridendo, fottendole letteralmente la bocca, mentre lei sdraiata a terra mugugnava sotto i loro colpi. Dopo un po’ lui la girò di nuovo, facendola mettere di nuovo a pecorina, e continuò a scoparla da dietro, tenendola con una mano per il reggicalze come se fosse la briglia di un cavallo. Con l’altra mano cominciò a carezzarle le natiche, poi vidi perfettamente che le infilava il pollice nel culo, facendola sobbalzare.
-Senti che bel buchetto accogliente…- Glielo lavorò per qualche minuto, poi sfilò il cazzo dalla fica di D. e lo spinse senza troppi problemi dentro al suo culo. Gli altri due avevano smesso di farsi spompinare, e si limitavano a palparle le tette, lei quindi aveva la bocca libera e sottolineava i colpi dell’uomo con gridolini e mugolii, mentre lui la inculava incitandola a voce alta: -Ti piace prenderlo nel culo, eh, troia?- Te lo rompiamo tutto, questo culo… Ti sfondo tutta, maiala…-
La inculava selvaggiamente mentre la insultava, ma a lei la cosa non sembrava dispiacere affatto, i suoi gridolini si alternavano a risatine e mugolii. Sentii un rumore poco dietro di me, mi voltai e vidi che c’era il cameriere, con le brache calate che stava assistendo masturbandosi. Io non gli dissi nulla, allora prese coraggio e si avvicinò, continuando a masturbarsi.
I tre iniziarono a scambiarsi, inculandola a turno, D. ormai era scatenata e li incitava a sbatterla come una cagna. Il tipo grosso notò il cameriere fermo accanto a me. Rise, poi gli disse: -Hey amico, vieni a prenderti la mancia, sono sicuro che al signore accanto a te non dispiacerà se un cameriere rompe il culo a sua moglie!-
Non se lo fece dire due volte, si avvicinò, gli altri gli lasciarono il posto, e anche lui la inculò da dietro, tenendola per i fianchi e grugnendo come un matto. Dopo un po’ il tipo grosso si fece di nuovo sotto, spostando senza troppi discorsi il timido cameriere e facendo cambiare posizione a D., facendola di nuovo sdraiare a pancia su:
-Voltati troia, voglio guardarti bene in faccia mentre finisco di sfondarti il culo…- Le sollevò il bacino alzandole le gambe e ricominciò a incularla in quella posizione. Grugniva come un cinghiale, inculandola sempre più forte e in profondità, il rumore della carne contro carne quasi copriva i gemiti di mia moglie, ormai completamente abbandonata. Poi di colpo mollò la presa sulle sue gambe, sfilandosi e balzando in avanti le prese la nuca e proruppe con una abbondante sborrata sul suo viso, per poi dando gli ultimi colpi. Quasi non aveva ancora finito, che uno dei suoi amici aveva preso il suo posto, riprendendo a fottere il culo di D. con foga. Per poi a sua volta erompere in una sborrata che le schizzò il seno, il collo e il mento. Il terzo invece le inondò di nuovo il viso e la bocca, lasciando il posto al cameriere. Dopo qualche colpo lo vidi fremere, e capii che stava sfogando il proprio orgasmo dentro al culo di mia moglie. Il tipo grosso si rivolse finalmente a me: -Amico, non stare lì impalato, ora è il tuo turno… Non avrai mica paura di usare la tua bella mogliettina come sborratoio come abbiamo fatto noi?-
Mi avvicinai con l’idea di incularla a mia volta, ma non feci a tempo, ero ormai troppo avanti, e anche io venni, sborrandole in bocca mentre gli altri ridevano.
Il tipo grosso si avvicinò di nuovo a mia moglie: -Sei stata gentilissima, tesoro, ad asciugarmi la bocca, prima. Adesso che abbiamo ripagato la tua troiaggine, voglio restituirti il favore…-
Prese le mutandine che si era tenuto e le passò sul viso e sul corpo di mia moglie, più che per asciugarla per raccogliere lo sperma, poi gliele passò sulle labbra: -Leccale, tesoro, sappiamo bene che ti piace la sborra…- Lei sorrise e obbedì, leccandole e lasciando poi che lui gliele infilasse in bocca delicatamente. Ce ne andammo senza troppi saluti.
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Aggiunto: 6 anni fa
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Racconti Cuckold
«Ciao sono una donna con il culo vergine vogliosa di prendere il cazzo di un camionista negro super dotato x farmi sverginare con un colpo voglio urlare by xx 80»
«Buongiorno amici sono il tizio di Bari,
Martedì verso le 21 mi faccio un giro in autostrada, arriverò massimo a termmoli se qualche camionista vuole vedere mia moglie mentre fa la porcelina con me in auto, fatemi sapere in che autogril vi fermate che mi apposto sotto la vostra cabina..
Fatemi sapere se vi incontro nel salire verso Termoli o nel scendere verso Bari.
Vi aspetto»
«Bull 192 di Firenze.»
«Buongiorno amici ...
Sono il tizio di Bari,
Fortunatamente a breve si potrà riuscire ma con cautela , ho pensato x martedì 19 maggio o giovedì 21, di farmi una passeggiata in autostrada con mia moglie , vorrei come detto in passato arrivare massimo a Termoli , se ce qualche camionista che vuole vedere ( solo vedere) mia moglie in intimità mi facesse sapere in che stazione di servizio si ferma.. logicamente indicandomi se si trova salendo da Bari a termoli o scendendo da Termoli.. EVITANDO CATEGORORICAMENTE la Puglia ....
Magari mi lasciate un indirozzo mail x un contatto e confronto... se avete idee su cosa piacerebbe vedere .... e se ce possibilità di più mezzi e più autisti che si godono uno spettacolo seduti sul loro TIR ... ( come ho sempre ripetuto x mia moglie e una fantasia vuole solo essere vista) almeno x lei io non so ! MAGARI MI PIACEREBBE LEGGERE DELLE IDEE DI SITUAZIONI!!!
Attendo amici che indicano luogo e soprattutto ora !! Sempre dopo le 24 ..»
«Ciao .. magrebini !
Mi lasciate una mail o un recapito!!!
Noi siamo di roma periferia... magari ci possiamo vedere... !
Ma voglio essere chiaro ci conosciamo prima .. e se ce simpatia si va avanti... altrimenti niente»
«Mia moglie l'ho convinta a fare dei pampini ma a farsi scopare in trio ancora non si convince»
«Che bella mangiacazzi e beve latte noi un gruppo di magrebini superdotati veniteci a trovare a Roma zona termini siamo in 7 tutti arrapato»
«Ciao anonimo di Termoli!!
Sei un camionista?
Ascolta lasciami tu la tua mail...
Meglio evitate che io metto la mia mail qui.. non si sa mai ...
Ti contatto io !!!
Comunque dobbiamo aspettare che si risolva la questione del corona x uscire.. speriamo presto... abbiamo una voglia immensa di uscire... ( tu hai capito quelle sarà il tuo ruolo ? ) cosa vorresti fare..?»
«Anonimo di Bari,lasciami una mail dove contattarti...se vieni verso Termoli...»
«Anonimo di Bari,quando tornerai dalle parti di Termoli fammi sapere...»
«io ho una bellissima moglie e pure io la faccio esbire e lei e felice di farlo destate andiamo in ferie in puglia e sapete che spasso lontani da ochi indiscreti ,pannorcorso si sono divertiti parechi giovanotti con lei .»
«Sono una moglie troia e puttana per volontà di mio marito.
Lo assecondo in tutto! Lui chiede io metto in atto le perfomance
In un cinema a luce rosse ha voluto che mostrarsi le cosce e far vedere che indossavo il reggicalze, la serata e finita facendo un pompino al mio vicino di poltrona esibendomi in tutto per il mio amore.....mio marito.»
«si sei un fortunato ad avere una moglie così troia»
«Sera io sono sempre il tizio di Bari che ha raccontato di essere andato in autostrada con la moglie...
Ho nuovamente convito mia moglie.
Sto decidendo solamente quando...
Credo di andare sabato 18...
Nuovamente verso pescara ... ma vorrei arrivare massimo a Termoli.. non volgio allontanarmi troppo. Se ce qualche camionista che vuole assistere.. e vuole farmi sapere in che stazione di servizio si ferma .. può lasciare qui come commento la sua mail !!! Calcolando che e solo una fantasia .. solo mostrare.. ( almeno x lei ) ????»
«Siamo di Lecce. Ho sposato anche io una moglie troia... Devota ai cazzi e alla sborra calda.»
«»
«Ho mandato un commento (storia) dov'è?
Fa più di mezz'ora»
«Mia moglie è una gran troia, una o due caipirinhe e si scioglie, una volta era calda (sempre»
«il ho une moglie troia. Il suo sogno non realizzato è di fare una volta la puttana cioè qualcuno in un qualsiasi posto fargli capire che la vuole scopare poi gli fa proposte io ovviamente fingersi di non vedere i due che si adocchiato e si fanno segni..
è quasi successo in un ristorante,una volta Lei aveva un vestitino tipo Sharon Stone, mia moglie è fighissima giovane 30 anni, sotto né reggiseno né mutandine, immaginate il tipo al tavolo di fronte tutto sudato non smetteva di guardare, lei apriva le gambe le chiudeva e gli faceva dei sorridenti, io fingeva di non vedere continuavo a mangiare ciò che c'era nel piatto
Il tipo arrapatissimo si alza va verso le toilette, lei dopo un po lo segue per dargli un anticipo e combinare con lui ma
forse lui non ci credeva?
È uscito quasi subito, poi meravigliato ha visto lei ma é subito tornato al tavolo con i suoi amici
Cazzo, si è perso un anticipo (pompino breve)
E mia moglie li fa da Regina, se lo mette tutto in gola anzi se è un luogo ideale dove può vomitare tranquilla... si fa sfondare la gola la puoi strapazzare e vuolentarle la gola le piace sentirsi entrare cazzo fino allo stomaco..
Peccato, quella volta era buona,»
«Io l’ho fatto con mia moglie in un mega parcheggio in autostrada in Francia... l’hanno portata in un TIR mezzo vuoto con un materasso e in tre ore saran passati almeno 30 camionisti, molti son tornati due e qualcuno tre volte! Mai visto una cosa simile.... tutti col condom e per fortuna ne avevo una valanga ma tutti lei se lie’ fatti sborrare addosso e in bocca .... ho visto alcune sborrate che sembravano di qualcuno che non veniva da mesi....»
«Ciao.. ma sei un camionista? Mi farebbe piacere combinare... ma premetto che non cerchiamo rapporti ma solo essere osservati... se sei d'accordo lascia mail e ti contatto»
«Se ti va di tornare a termoli possiamo combinare, ho 38 anni e mi piacerebbe conoscere te e la signora.»
«sono di bari...
io e mia moglie da tempo nelle nostre fantasie pensavamo di fermarci in auto in un autogril
e far vedere mia moglie con le tette fuori
o a culo sollevato mentre mi fa un pompino.... ma fino alla settimana scorsa solo fantasia ....
sono riuscito a convinceral a farci una passeggiata dicendogli che stavamo chiusi in auto e nessuno
si sarebbe avvicinato e se si avvicinava qualcuno saremo andati via....
mi avvio in autostrada e arrivo a termoli mi giro e mi fermo nel primo autogril mi aavvio verso i
i camion ma noto che nessuno era sul sediel ed era tutto spento.. esco da quwl auto gril e mi avvio verso latro ....
entro nel auto ril e mi affianco a un camion che stava sedito un autista lo lampeggio e nulla mi sposto un po avanti e dietro e nulla ... e mi ssposto
sempre nello stesso auto gril ne stava un altro sveglio mi metto vicino in modo che possa vede era
al TELEFONO LO LAMPEGGIO E nulla a sto punto gli suono e alza la testa guarda appena faccio mettere in
mostra mia moglie e nulla a sto punto dico a mia mogliemettiti a pecpra come se vuoi farmi una pompalo
fa gli sfilo le mutande e gli metto il culo in mostra guarda e si rimette a guardare il telefono...
li mia moglie si innervosisce e mi dice di andare via.. dove ho sbagliato? cosa dovevo fare x intrigare i camionisti ?»
«Mandami tuo numero»
«Ne vorrei anchio uno cosi che mi sbatta bene la fregna sono nonna anziana porca fiorentina»
«Ciao noi come coppia da tempo fantasticavamo di stare in autostrada e di girare tra tir fermi e di far chiavare la mia signora dai camionisti arrapato.. ma solo minerale x mia moglie ma volevo reale x me... Un giorno riuscii a convincerla di farci solo un giro in autostrada e di farla vedere le sue tette o il suo culo a qualche camionista fermo... siamo entrati in un auto gril ... feci mettere mia moglie in posizione Pompino con il culo ben in vista senza slip.. Ci avviciniamo al primo tir che individuai il camionista seduto lo lampeggia e mi misi sotto ma nulla neanche un cenno .. Mi spostati andai verso un altro tir e il camionista guardava il telefono mi avvicinai suona nuovamente e mi misi sotto sposto la testa vide il culo e ritorno al suo telefono... allora feci a mia moglie alzati dagli vedere le fette lei dopo qualche noia lo fece avvicinò le fette al finestrino rifeci un colpo di clacson il camionista vide ma come se nulla fosse riprese a giocare con il telefono.... Fatto questo dissi a mia moglie ricomponiti e ci riavviammo ... sinceramente non capisco io avevo fantasticare che sarebbe sceso e magari inizialmente gli avrei fatto toccare il culo dal finestrino anche se mia molto non voleva ma in quel momento lavreinconvta e poi chi sa ... ma nulla.. bho non so .. Non so come funziona»
«Anche io ho avuto un esperienza quasi identica con mia moglie avevamo un amico che la scopava ogni tanto ma dopo tre quattro anni mia moglie aveva ancora il culetto sano il nostro amico ed io non riuscivavamo allora lui mi propose un altro amico che secondo lui ci avrebbe riuscito facemmo appuntamento senza dire niente a lei,quando arrivammo all'posto in cui dovevamo incontrarci lei si mise a dire che non era il caso di farsi scopare anche dal amico cm di li a poco andammo in una casa e in cominciammo a giocare poco a poco incominciò a prendersi tutti i cazzi ma non ci riuscimmo a fargli il culo o meglio dire che si faceva male dopo due ore che scopavamo ci fece venire tutti e tre .quando dopo parlammo lei disse che farlo davanti a me la faceva irrigidire infatti x qualche altra volta non riusci di li a poco veniva il mio compleanno lei decise di farmi il regalo che io volevo cioè di farsi penetrare ne l culo dal mio amico quindi il giorno del mio compleanno andarono a scopare da soli in un albergo di un mio amico poi mi raccontavano com era andata la mattina io andai a lavorare e lei aveva appuntamento in quel albergo dopo qualche ora mi chiamo e mi disse di non preoccuparmi xche si era portata qualche crema con se un mezzo ora dopo mi ha chiamato lui con una video chiamata facendomi vedere che gli sfondava il culo a prescindere che lui aveva un cazzo enorme mi fecero assistere x più di 10 minuti alla scolata poi mi disse l'amico che era stata lei a farsi entrare il cazzo in culo da quel giorno anche io la scopavo nel culoil mio amico mi disse che lei volle anche tutta la sborra in bocca»
«ummm»
«Ho mostrato la balza nera della calza sorretta dal reggicalze per tutto il viaggio, nel mostrarmi mi invitava a essere molto esibizionista fino a chiamarmi puttana, non lo aveva mai fatto!»
«Sono Anna, io ho fatto una cosa simile con quattro uomini.... Ma per una settimana mi bruciava il culo, non riuscivo a fare i bisogni corporali....mio marito si è dovuto dedicare al mio ano curandolo e tamponandolo... Sono passati due mesi e non riesco ancora a farmi inculare da mio marito che ha cm.18 x 4,8...attenzione dunque!»
«Mia moglie lo ha fatto cosi’ ma in un piazzale di TIR in Francia sull’autostrada un sabato estivo... saranno stati in 20 alla fine.. molto han sborrato due volte ... la quantita’ di sborra che ha preso dappertutto e’ stata incredibile... io ho cercato di leccare e pulire piu’ che potevo...»
«Anche mia moglie ha mostrato la pelle della coscia che contrasto con la balza nera della calza e ci fa arrapare TUTTI»
«Che troia, proprio come mia moglie»
«sei fortunato ad aver sposato una troia di questa portata, complimenti!»
«Quasi quasi sotto anch'io»
«Bella troia»
«Che moglie,la vorrei anche io così»
«L'avrei inculata anche io»
«Complimenti per il racconto! Mmmmm»
«.....sborrato su mutandine ....nere......»