Come la stragran maggioranza, ho scoperto il sesso tramite giornaletti porno. Amichetti con qualche anno più di me, me li passavano, ed io di nascosto li leggevo.
Non avevo nemmeno dieci anni quando ho scoperto il sesso orale, anale, il lesbo, il sesso di gruppo. Insomma tutto ciò che in dei giornalini pornografici ci si può trovare.
Tutte quelle scene mi piacevano e mi incuriosivano, e il sesso mi piace molto ancora oggi che ho passato i 40.
Sono una brava persona, per nulla trasgressiva, anzi forse anche troppo per bene. Ma se penso alle letture proibite della mia infanzia ci rimango un po' male. Vengo assalito quasi da un senso di colpa per aver scoperto il sesso così piccolo.
Secondo voi è normale che già a quell'età avessi certe curiosità?
Qualcuno di voi con un esperienza come la mia c'è?
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Aggiunto: 5 anni fa
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Curiosità sul sesso
«Ciao. Io dai dieci ai venti circa ho avuto rapporti sessuali col mio patrigno. Non è stato mai violento anzi. Sono stato sempre passivo con lui in tutti i sensi. Oggi ho 60 anni, sposato. Con mia moglie non abbiamo più rapporti, mi resta moscio. Vivo di porno, seghe,a volte mi travesto e mi infilo e tante altre cose porcelle. Confesso che quando ripenso a quegli anni e al suo cazzo mi eccito molto e mi ci sono segato moltissimo. Che ne pensate? Grazie mille per le vostre risposte. »
«
Penso proprio che la propria crescita sessuale sia dettata naturalmente dalla nostra Libido. Ovviamente le stimolazioni possono accelerare o deviare la nostra crescita.
Ma se non c'è coercizione da parte di un adulto, porco, che dire? Sono esperienze che c on un buon equilibrio psicofisico si sapranno valutare.
»
«Non credo ci sia niente di male a soddisfare i desideri, anche da ragazzini, l'importante è non incappare nei preti pedofili o similari.»
«Ciao, io ho bruciato le tappe in tutto ciò che ho fatto e fin da piccolo ero nato vecchio. Anch' io ho scoperto il porno a soli 8 anni e da allora sono un pornodipendente. Se ti và, vai sul mio profilo e leggi l mia storia sù come tutto é iniziato.»
«Come sempre saro una fuori dal coro, ma io le riviste come Le Ore, Porno Italiano, Blitz, ecc le ho scoperte alla classica adolescenza, quando facevobArsenico Lupin fregandole a mano lesta all'edicolante di turno, senza pagarle. Stavo ore a lisciarmeli si parla di mattinate intere o pomeriggi, attendendo che il tizio si distraesse pervfare il furtarello. Pochebvolte son stata beccata devo dire. un classico comunque scoprire il sesso a quel modo.»
«Se non c'è costrizione da parte di un adulto, io direi che è normale curiosità, e sono d'accordo con ciò che dice Oscar. In fondo dentro ogni bambino c'è il seme dell'adulto che sta crescendo in lui.
Pure io ho scoperto l'erotismo a quell'età lì. Mi piaceva quando Lorella Cucccarini o Heater Parisi, ballavano mezze nude. C'erano dei cartoon, come Occhi di gatto (con le tre sorelle super sexy) o Calendar Man (Con la principessa lunedi che appariva a fine puntata mezza nuda) che mi piacevano appunto per il loro soft erotismo.
Il primo film erotico, ricordo fu un film di Russ Meyer, visto di nascosto mentre i miei dormivano. E poi giornalini, giornaletti le prime pip .... A mio parere è tutto nella norma.»
«Pure io
Sì, è vero, gli adulti dovrebbero stare attenti che certe cose non arrivino nelle mani dei più piccoli, ma sinceramente detto tra noi, non è nemmeno una tragedia.
Per come la vedo io, tutti noi siamo portati o appassionati a qualcosa. E probabilmente come ci sono bambini che iniziano a interessarsi alla musica, all'arte e poiché saran portati a diventare musicisti e artisti, io, penso, che la stessa cosa, succeda un po' a coloro a cui piace il sesso. Cioè in pratica già da piccolo scopri la tua indole.»
«Anche io ho iniziato a leggere riviste porno a 10 anni o giù di lì perché le avevo trovate 8n camera di mio fratello più grande.
Ma oggi non ho sensi di colpa per quello che ho letto e visto anzi nel mio privato ho usato e goduto di ciò che avevo visto.
Poi non tutti reagito alla stessa maniera. Se il limite é vietato ai minori di 18 anni penso che sia proprio pensato per no creare traumi o sensazione di colpa in una persona ancora fragile.»