Voglio esporvi il mio punto di vista e vorrei sapere cosa ne pensate al riguardo.
Nella mia vita ho avuto diversi rapporti omosessuali ( attivamente ) soddisfacenti. Parlo da persona attiva. Indescrivibile la sensazione di onnipotenza nel sottomettere un altro essere umano. Quando penetravo il partner uomo di turno percepivo una sensazione di dominanza che non può essere paragonata minimamente alla dominanza sulla donna. Sottomettere una donna a letto è normale: l'uomo domina la donna con il cazzo che la natura gli ha fornito... mente quando un uomo sottomettere un altro uomo sta dimostrando la sua dominanza.
Associo questo mio punto divista al regno animale, dove l'animale dominante dimostra la sua dominanza montando l'animale sottomesso.
Cosa ne pensate al riguardo?
Ciao e grazie a tutti. Un bacio speciale a Giovanna
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Aggiunto: 5 anni fa
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Curiosità sul sesso
« "Tra le donne l'amore è contemplativo, non v'è lotta né vittoria, né sconfitta, ognuna è soggetto e oggetto, schiava e padrona."
No, non sono rimbambita del tutto… la bella domanda di @Cesare parla di forza, di dominio e di potenza, e io rispondo con un raffinato aforisma, palesemente lesbico, di S. De Beauvoir.
Ebbene sì, mas perché credo che queste bellissime parole descrivano perfettamente proprio quello che non dicono. “Non v’è lotta, né vittoria, né sconfitta”… e cosa ci vuol dire? Ci vuole descrivere il maschio, soprattutto il cosiddetto Alpha, quello che incarna la forza naturale più arcaica. Per quel maschio fare sesso, scoparsi la femmina, non era un gioco da ragazzi. Doveva prima combattere… le femmine non si conquistavano “a chiacchiere”, bisognava dimostrare di essere uno tra i migliori, il più forte e coraggioso, e, naturalmente, quando la femmina gli spettava di diritto, come premio dopo la battaglia, cosa di più eccitante e appagante poteva esserci se non affondare dentro di lei, come si infilza una preda, fino a spargere una parte di se stesso, in profondità, nel corpo fecondo della giovane fortunata.
Ovviamente e in maniera speculare, per la donna, vige l’opposto desiderio: vuole essere profanata, esplorata, posseduta e infine, al di là del proprio piacere meccanico, riempita di seme.
Questo sentire primordiale, pur sopito sotto millenni di civiltà, è sicuramente parte integrante dei ruoli che si rivestono nella copula. E inutile aggiungere che, per quante giustifiche si cerchino a freddo, gli stessi fattori si presentano, forse in maniera più evidente e aggressiva, nel rapporto omosessuale. Non a caso, e ne parlo con l’esperienza di tantissime interviste, il rapporto anale ha caratteristiche del tutto diverse dal piacere di una scopata tradizionale; la penetrazione nelle terga, anche in conseguenza del poco (o tanto), dolore, rappresenta innanzitutto un atto di supremazia, da un lato, e di sottomissione, dall’altro. E nella donna è completamente meno invasivo, dal punto di vista psicologico, che nel maschio, che si sottomette e riceve la sodomia. Infatti, per la donna è normale questo senso di offrirsi, di aprirsi, e lasciarsi aprire, dal pene, per l’uomo no, è totalmente un momento di femminea sottomissione. Inutile cercare giustificazioni… e poi, dopotutto: Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace.
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