Ciao Giovanna, sono una studentessa molto giovane e da un paio di mesi sto vivendo il mio primo, vero, fidanzamento. Mia madre già sa qualcosa, mi ha detto solo di stare attenta. Il mio amore ha 26 anni, ottima famiglia, già lavora, insomma ha tutto, è anche carino. Lui è stato sempre molto dolce con me e abbiamo fatto molto petting, anche spinto, fino al pompino per capirci. Poi mi chiese se volevo fare sesso completo: se io volevo aspettare il matrimonio oppure se avevo già avuto esperienze precedenti. Io non fui molto esplicita, dissi che non avevano importanza e che non mi andava di parlare di queste cose.

Qualche settimana dopo mi disse che potevamo passare il pomeriggio a casa sua perché i suoi erano partiti, lui non mi aveva mai voluta portare in albergo. Chiaramente finimmo a letto quella sera, e a un certo punto lui mi penetrò, finalmente. Io ero eccitatissima, non aspettavo di meglio, ma purtroppo una volta dentro si bloccò, fino a perdere l'erezione. Non disse nulla, si scusò e andò in bagno. Cenammo, l'atmosfera mi sembrava un po' cambiata, ma poi come niente fosse, tornammo a fare sesso e questa volta fu fantastico.

Adesso lo facciamo spessissimo e a me piace tanto. Insieme a certi suoi amici ha preso una casa, e spesso scopiamo là. Da un po' si è fissato e mi chiede se voglio farlo nel sedere. 

Una volta ha detto: - Voglio farti il culo, ma... sarò il primo ho l'hai già preso anche lì?

Io mi offesi, lui disse che scherzava. Ma io ci penso sempre, possibile Giovanna, che ancora oggi un ragazzo emancipato possa nascondere una mentalità così antiquata? Credi che la mia mancata verginità ha influenzato il suo amore per me?
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