Care Amiche, ho ricevuto spesso molte richieste soprattutto da parte delle più giovani, in merito a notizie relative all'orgasmo nella donna e al manifestarsi di eventuali disfunzioni o eventi particolari. Ho approfondito l'argomento con alcuni specialisti e cerco di riassumere una risposta che spero possa essere una indicazione interessante e senza pregiudizi, un po' per tutte.
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Aggiunto: 5 anni fa
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«Molto interessante, Brava Giovannastory»
«L’orgasmo, quell’agognato momento di felicità che rappresenta l’acme del piacere, non è, soprattutto per le donne, un finale scontato e certo a coronamento di un momento di passione.
Purtroppo una parte delle donne soffre di questo disturbo, cioè dell’incapacità parziale o totale di ottenere un vero orgasmo. Ci sono molte cause anche diverse tra loro che possono provocare questo tipo di problema.
In generale si può determinare una prima grande distinzione in due gruppi: quello di chi è impossibilitata a ottenere un orgasmo a causa di problemi strutturali, fisici, come una malformazione, oppure come conseguenza di un incidente, di un’operazione o di un’amputazione e poi c’è un’altro settore, quello di coloro che non raggiungono il piacere totale per problemi di carattere psicologico o psicofisico.
In alcuni casi le due problematiche possono coesistere; in altre parole un problema o un trauma fisico possono causare un’immediata complicazione al raggiungimento dell’orgasmo, poi, anche quando la causa scatenante è stata vinta, curata ed è comunque regredita, fattori psicologici possono continuare a bloccare il soggetto, nonostante non sussistano i fattori che hanno determinato la patologia.
Cominciamo col dire che per una donna in perfetto stato di salute l’orgasmo è quasi sempre legato a un’ottimale preparazione al momento del climax (il piacere). Per questo motivo, soprattutto nelle ragazze, che spesso hanno rapporti abbastanza frettolosi, o in situazioni scomode, oppure sotto stress, a causa del timore di essere scoperte, può succedere che l’orgasmo vero e proprio non venga raggiunto con piena soddisfazione, al momento del rapporto. Molte ragazze si ritrovano a dover ricorrere alla masturbazione in un momento successivo e di maggiore serenità.
I casi in cui l’orgasmo non è raggiungibile per motivi di carattere completamente fisico sono quelli legati a malattie specifiche, a traumi violenti, operazioni chirurgiche e, infine, all’usanza religiosa, ancora applicata da molti musulmani, di recidere il clitoride delle fanciulle. Tale asportazione influisce ovviamente anche sui terminali nervosi, che procurano il piacere per stimolazione diretta; in questi casi la parola definitiva spetta al chirurgo o al terapeuta, che saprà indicare le opportunità e le possibilità della paziente, caso per caso.
Quando l’orgasmo, invece, non viene raggiunto, pur avendo stabilito che non esistono cause ‘meccaniche’ a impedirlo, purtroppo, soprattutto nei casi di impedimento totale al raggiungimento del piacere, sarebbe sempre necessario consultare uno specialista.
L’incapacità di godere pienamente del sesso potrebbe essere collegata a molteplici tipi di origine, spesso psicosomatica, in risposta a determinate azioni, praticate o subite, a qualsiasi età:
- l’abuso sessuale, fisico o emotivo;
- paura per violenze subite o osservate;
- qualsiasi esperienza sessuale riconosciuta come traumatica;
- paura di rimanere incinta;
- paura di essere rifiutato o non desiderata dal partner;
- confusione riguardo alla perdita di controllo durante l’orgasmo;
- vergogna, per convinzioni pregresse rispetto al proprio aspetto fisico oppure riguardo a determinati atteggiamenti, che sono stati criticati da qualcuno e nei quali il soggetto si riconosce;
- problemi relazionali con il partner o tensioni dovute a tradimento o sfiducia;
- altre forme di stress che provengono dalla sfera del quotidiano, come perdita del lavoro, preoccupazioni finanziarie, stolking ossessivo, separazioni e divorzio.
- rifiuto dell’orgasmo dovuto a convinzioni religiose o del proprio nucleo culturale;
- depressione;
Nell’accoppiamento il corpo femminile, soprattutto i genitali, si preparano alla penetrazione con risposte agli stimoli anche di carattere fisico. Normalmente, quando una donna è sessualmente eccitato, i vasi sanguigni nella zona pelvica si espandono, permettendo a una maggior quantità di sangue di affluire verso le zone genitali. Questa maggiore pressione spinge i tessuti e le ghiandole vaginali a secernere liquido lubrificante, per agevolare la penetrazione. Viene definita come: risposta in lubrificazione e gonfiore della zona pelvica.
Questo complesso di azioni fisiche avviene senza il controllo della volontà, spontaneamente. L’orgasmo al culmine di questa fase di eccitazione è molto importante, rappresenta sia un momento di piacere ma soprattutto l’opportunità di disperdere lo stress della tensione sessuale accumulata. La conseguenza è spesso un senso di frustrazione, di inadeguatezza, che sottopongono la donna a ulteriori problematiche. Col passare del tempo queste paure non fanno altro che peggiorare le aspettative, influendo profondamente sulle caratteristiche psicologiche del soggetto. A volte la risposta finale a queste problematiche è rappresentata da una forma di rifiuto verso i rapporti sessuali, oppure a una perdita di interesse nei confronti dell’eros; in questo caso la donna inizia ad accettare il rapporto come atto di sottomissione, dovuto ma non sentito. Molte donne, infatti, mentono riguardo all’orgasmo, per non dover affrontare ulteriori e irrisolvibili discussioni col proprio partner; che probabilmente non le capirebbe.
Nei casi di irregolarità occasionale nel raggiungere l’orgasmo è opportuno iniziare prima di tutto con una coraggiosa e decisa autoanalisi; cercare, senza tabù e senza ipocrisie, di rintracciare quelle difficoltà, quegli atteggiamenti, quelle problematiche, manifeste o nascoste che provocano una tensione estremamente penosa, tale da influire sul piacere stesso e sul diritto a goderne in piena libertà.
In questi casi può essere fondamentale il rapporto con un partner aperto e disponibile, disposto ad analizzare e comprendere le origini della problematica specifica; bisogna parlarne, tentare vari approcci ma soprattutto evitare di emettere giudizi, sia sul comportamento sessuale attuale, sia su quello passato. Se una donna teme di essere mal giudicata o mal compresa, quando già è affetta da un disturbo, seppur lieve, dell’orgasmo, tenderà a chiudersi, a non confidarsi, e di conseguenza ad aumentare lo stress nel momento del rapporto.
Al contrario una donna, aiutata e compresa dal suo partner, deve poter manifestare serenamente i suoi desideri, comprese le sue fantasie e le sue esigenze, senza il terrore di giudizi o, peggio, di offese.
Nell’intimità due persone devono essere libere dal giudizio esterno, spesso ipocrita e interessato, spesso rappresentazione di ignoranza e di mentalità ristretta: siate liberi nei rapporti e manifestate i vostri desideri per ottenere la completa soddisfazione. Sottomettersi alle proprie paure e alle aspettative grette di chi si rifiuta o incapace di capire non risolverà il problema. La psiche si ribellerà sempre a ogni costrizione pertanto è opportuno risolvere al più presto possibile le problematiche sessuali, meglio ancora se si decide di ricorrere all’aiuto di uno specialista. Tale aiuto, infine, dev’essere considerato prioritario nei casi di un blocco totale riguardo al raggiungimento dell’orgasmo.
Tra le conseguenze più perniciose di questa patologia, specialmente nelle giovani, si può manifestare il vaginismo, cioè l’impossibilità di avere un rapporto sessuale completo, rifiutando fisicamente la penetrazione, con tutte le difficoltà che questo tipo di situazione ribalta sulla coppia.»
«Complimenti una risposta ben circostanziata, non mi aspettavo una cosa del genere su un sito di porrno»