Un articolo di Mimmo Lastella
Carissimi lettori, carissime lettrici
“Noi che, il postalmarket, era il nostro youporn degli anni 80”.
Per molti ragazzi dell’epoca, tale catalogo, era fonte d’ispirazione per
esercizi sfrenati di autoerotismo; in quanto, vi erano raffigurate
avvenenti modelle in intimo provocante.
Ma per chi scrive, quando era in età adolescenziale e
preadolescenziale, la fonte d’ispirazione per le sue masturbazioni folli,
era il settimanale “se non erro ancóra in edicola”, Cronaca vera , con la
sua copertina sexy e la sua rubrica curata dal sessuologo prof Dell’Alba:
“I misteri del sesso”.
In tale rubrica, i lettori e le lettrici, raccontavano le loro a volte strane e
bizzarre esperienze sessuali; insomma, una specie di narrativa erotica
autobiografica.
Ricordo che in una edizione del settimanale, un uomo, raccontava di
essere andato ad escort e di essersi ritrovato nella stanza d’albergo,
niente popò di meno ché: “sua suocera”.
Tuttavia, nonostante l’amara sorpresa, lei, una donna di mezza età
abbastanza robusta, intimò al genero di non farne parola con nessuno
di ciò che aveva visto e che essa esercitava il mestiere più antico del
mondo perché, aveva problemi di natura economica e gli fece
consumare il rapporto.
Il su citato racconto provocò in me, tanta eccitazione, vuoi per la
circostanza, vuoi per la stazza della suocera-meretrice, un donnone
molto robusto di cui io, ero e sono un grande estimatore ed amatore.
Ma non fu l’unico episodio, oggetto delle mie folli gesta autoerotiche
dell’epoca; Cronaca vera ed altre riviste alcune delle quali vietate ai
minori, come ad esempio “le ore e Cabballero”, furono musa ispiratrice
e trampolino di lancio delle mie bizzarre avventure sessuali con donne
molto più grandi di me ed alcune reduci dalle antiche case di tolleranza
di Brassiana memoria e delle quali, ne ho dato contezza in alcuni miei
scritti, ne cito alcuni: “L’abile lingua di Delia, Patty Gola profonda e
Carmen la meretrice”.
In conclusione, si può dedurre che anche le riviste cartacee, oggi
sostituite da quelle online, che parlavano dell’erotismo, rappresentano
una memoria storica dell’argomento giudicato dai bigotti e falsi moralisti
come immorale e volgare. Ma costoro, se ne facciano una ragione,
ovvero che anche il sesso, l’erotismo e la pornografia, fanno storia.
“scrittore narrativa erotica e blogger”
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Aggiunto: 6 mesi fa
Utente:
«D'accordo con quelle pubblicazioni abbiamo potuto approcciare anche all'erotismo bizzarro e libero da preconcetti e tabù.»
«Proprio su questo argomento feci il mio esame delle scuole superiori. Nel tema di italiano, di cui non ricordo la traccia, scrissi qualcosa come "anche la pornografia è cultura". Si misero in cinque professori della commissione per ascoltare quello che intendevo e alla fine dovettero ammettere che è vero: l’erotismo e la pornografia, fanno storia... e quindi la cultura.»