Carissimi lettori, carissime lettrici.
Il mainstream italiano, non finisce mai di stupirci con effetti speciali; dopo la campagna ridondante e coercitiva sull’obbligo vaccinale e green pass, alcuni solerti e zelanti dirigenti scolastici, con il futuring di qualche sottosegretario all’istruzione, appassionato di medioevo, stanno ingaggiando un inutile e spietata campagna contro le studentesse, ree di presentarsi a scuola, in pantaloncini, minigonna ed ombellico scoperto, sfoggiando tutta la loro seducente femminilità.
Ora, premesso che in un mio precedente articolo, mi ero schierato a favore delle minigonne e degli ombelichi, un po' meno su pearcing e tatuaggi, credo che ci si stia accanendo un po' troppo sulla libertà di vestirsi delle nostre ragazze; perché, a dire dei censori medioevali, sarebbero preda di maniaci e molestatori senza scrupoli; ma, in realtà, si vuole imporre nella scuola italiana, un modello sociale di tipo arcaico, che ricorda un po' il grembiule e le divise fasciste.
La scuola italiana, a mio parere dovrebbe interessarsi più del grado d’istruzione dei nostri giovani, introducendo nozioni di educazione civica, bon ton e perché no, nozionistica di educazione sessuale piuttosto che interessarsi al modo di vestirsi o a qualche coscia da fuori; che, è sempre un bel vedere purché ci si tiene fermi i propri freni inibitori.
Si sa, l’età adolescenziale, è l’età in cui, ragazzi e ragazze, sono all’apice del desiderio sessuale, sfogandolo con semplici limonate ed esercizi di autoerotismo folle, fantasticando su bonazzi e bonazze di turno.
Parafrasando il grande Totò, principe della risata: “car’ cuginm’, cumparm’, npot’, punto e virgola, due punti, abbondiamo”. Ergo: esimi censori della minigonna, occupatevi d’insegnare ai nostri ragazzi e alle nostre ragazze: l’abc, la storia e a far di conto, piuttosto che occuparvi di cosce e ombelichi; che, infondo, infondo, piacciono pure a voi!
M. L. “scrittore narrativa erotica e opinionista”.
«come già detto, occorre essere razionali e mantenere i freni inibitori frenati il gioco di parole certo, non deve essere usato come merce di scambio "sesso, voto alto o cosce in cambio di un testo da copiare quest'ultimo baratto, nasce tra compagni e compagne di classe almeno ai miei tempi era cosi; ma si agiva in buona fede e in maniera del tutto scherzosa ed amicale "ti faccio copiare il testo di storia e tu mi faresti vedere o toccare le cosce"? Ci stava un buon sì oppure un buon no ma tutto finiva lì»
«Completamente d'accordo con te,non che un bel fondo schiena oppure un bel paio di cosce sia da scandalizzarsi....chi più chi meno ci "butta " sempre un occhio;questo non deve essere merce di scambio con voti ,in quanto come abbiamo sentito più volte lo scambio con i voti è sempre una rimessa da entrambe le parti: chi lo chiede disqualifica chi di fa un "culo come una vasca da bagno" per prendere una valutazione seria e coerente,dall'altro si disqualificano gli insegnanti che per fini personali(sesso o quanto altro) abbassano la capacita delle future generazioni di guadagnarsi il pane con correttezza.
Ora se questo vi suona come atavico medioevale a me personalmente sta bene,in quanto la nostra educazione scolastica è scesa sempre più in basso con risultati veramente infimi,basti gardare ai pubblici concorsi dove solo pochi hanno le basi necessariamente solide per confrontasi con le varie problematiche;gli altri? fuffa!!! tutti risultati artefatti da scambio favori e altro, torniamo a noi nelle nostre basi un bel vedere fa piacere non lo neghiamo , ma ciò non deve essere scambiati per risultati accademici»