"Non importa a nessuno, a nessuno interessa!"
Alcune considerazioni sull’omicidio della pornostar Charlotte Angie


Carissimi lettori, carissime lettrici.


Ormai, i femminicidi, sono all’ordine del giorno, sono divenute storie di ordinaria follia; a morire sotto i colpi di uomini senza scrupoli di coscienza e col cuore di pietra, sono soprattutto donne e ragazze, fatte oggetto del diritto di possesso da parte di quest’ultimi, che credono che una donna, non è un essere umano; ma, un oggetto da poter utilizzare a proprio piacimento, soprattutto per soddisfare le perverse e depravate voglie di libido che albergano nelle loro contorte menti.


Questa volta, a perire sotto i colpi di uno di questi mostri, è stata una donna che di mestiere, faceva la pornostar, un lavoro giudicato dal mainstream: “immorale e sporco; perché, è un lavoro che mette  in evidenza “in scienza e coscienza” il nudo corpo di chi lo svolge”.


Ora, a parte i noiosi rotocalchi pomeridiani ; che, ne hanno evidenziato l’aspetto criminoso, facendosi seghe mentali su come, sia potuto succedere, ovvero se, si sia trattato di un gioco erotico finito male oppure di una premeditazione “ipotesi a mio parere più plausibile; in quanto un gioco erotico BDSM, non si esegue con un martello vero, ma con attrezzi finti e dedicati”, non ho sentito, né visto nessuna “dico nessuna”solerte esponente del mondo femminista radical chic, nemmeno Giorgina nostra; che di quel mondo, non né fa parte , scandalizzarsi ed indignarsi, né tanto meno condannare tale femminicidio brutale degno di un film dell’orrore, né tantomeno, il buon Salvini, si è degnato di spiccicare una parola di condanna; “ovvio, a commettere il fattaccio, è stato un italiano, fighetto impiegato di banca in giacca e cravatta; e, non un immigrato di colore”.


A prescindere da tutto, quando capita un evento negativo ad un attrice, cantante e starletta del cosiddetto mondo normodotato, tutti si preoccupano, s’indignano, si affrettano ad augurargli una pronta guarigione; i giornaloni e le tv d’intrattenimento, le dedicano ampi spazi.


Se invece, trattasi di un attrice o attore del mondo dell’adult entrettenement, no, quella donna o quell’uomo, sono immorali, propagandano il mercimonio del corpo femminile , sono contro i principi dogmatici e fasulli di santa romana chiesa; quindi, non sono esseri umani meritevoli della benedizione di Dio onnipotente, ma animali (con tutto il rispetto per essi).


Ora, io, non conoscevo Carol Maltesi, in arte Charlotte Angie; in quanto pornostar di ultima generazione; ma credo che, la morte di una attrice luci rosse, debba avere lo stesso risalto della morte o evento negativo di un attrice normale e non essere discriminata per il lavoro che liberamente ha deciso di svolgere; lorsignori e lorsignore del mondo femminista, si ricordino che, un attrice hard, è anche una donna e non solo un corpo in vendita. 


Spero che l’esecutore materiale di quell’efferato delitto, abbia la pena che, si meriti; personalmente, avrei preferito per lui la pena capitale; tuttavia, se non è in isolamento, in carcere, ci penseranno i detenuti.


Riposa in pace Charlotte, che la terra, ti sia lieve.


M. L. “scrittore narrativa erotica e opinionista”     


 

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