Dedidato a chi ha un'età attorno ai 50, loro sanno molto bene di cosa parlo ;-)
Sono stato un discreto fruitore della pornografia, sia sulla carta stampata che animata.
All'epoca non c'era internet, le vhs sarebbero arrivate di li a poco, bisognava accontentarsi di quello che il mercato offriva ed in più ti esponevi fisicamente, dovevi palesare la tua richiesta di porno perchè venisse esaudita, pertanto, coraggio alla mano, ti presentavi davanti all'edicolante, sostenere il suo sguardo, e richiedere ad alta voce una copia de "le ore", una di "caballero", "le ore mese", "climax" e Cronaca Italiana.
La stessa cosa per vedere un film porno: in quel di Milano l'offerta era molto sviluppata ed il mercato florido.
Leggevi il titolo e poi, dopo uno sguardo a destra e uno a sinistra, varcavi la soglia, acquistavi il biglietto e una volta dentro l'eccitazione andava a mille, perchè tutte le immagini viste sulla carta stampata si animavano e diventavano vere.
Nel giro di poco tempo divenni molto selettivo con il mondo del porno: in fondo a me interessavano e mi eccitavano tutte le scene rappresentanti penetrazioni anali, ovvero quella pratica che con la mia fidanzata non avevo ancora sperimentato a fondo.
In quel periodo il rapporto anale non era molto considerato, o forse erano poche le attrici disposte a farlo, pertanto la scena anale era quasi sempre una sola e relegata alla fine del film, e raramente fatta da attrici di primo pelo ma bensì da quelle consumate tipo Marina Lotar o Frajese che sia, Teresa Orlowsky e poche altre.
Unica giovane trentenne d' eccezione era Cicciolina, che lo prendeva in tutti i buchi senza il minimo problema, era trasgressiva e tra le poche ad aprirsi il buco del culo con vibratori ed oggetti vari, nonchè con la coda del suo pitone.
Lei mi piaceva!! quante seghe in suo nome.
Un pomeriggio andai in un cinema di Milano, forse il Pussycat, davano un film vietato indicato con la tripla X, non ricordo il titolo però fu uno di quelli che più mi piacquero: tre vestali bloccate su delle altalene, con le gambe in aria e divaricate, obbligate a prendere nel culo, da una sacerdotessa, dei dildo di gomma, via via sempre più grossi.
Le scene erano ben fatte e le riprese ricche di particolari e di primi piani sui buchetti, che, pur fingendo resistenza, piano piano si adeguavano e si aprivano a calibri sempre maggiori.
Uscii dal cinema con il cazzo duro, tutto impiastricciato di liquido lubrificante e le gambe che tremavano: in una scena, che sarà durata 20 minuti, avevo visto riprodurre le visioni più erotiche della mia fantasia.
Questa mega eccitazione meritava il giusto appagamento!
Mentre rincasavo, mentalmente passavo in rassegna i vari oggetti in casa, oltre a quelli già conosciuti e diventati compagni di giochi solitari (pannocchia e flaconi vari), alla ricerca di qualcosa di più grande e penetrabile, e mentre cammino e penso, passo davanti ad un negozio di frutta e verdura, e lo sguardo si posa eccitato su una cassetta di cetrioli, messi in bella mostra per i clienti... scusi signora, vorrei dei cetrioli...le dispiace se li scelgo io?
Le mani tremavano, ne acquistai tre di 4, 5 e 6 cm di diametro, allungai il passo verso casa.
Non feci a tempo a varcare la soglia di casa che mi ero già liberato degli indumenti.
Avevo il cazzo in tiro dal quale scendeva un filamento di liquido vischioso che arrivava a terra, mente lavavo ed eliminavo con un coltello le escrescenze più marcate dei tre cetrioli, ma soprattutto lo stringere nella mano quello di 6 cm mi faceva tremare le gambe.
Feci il mio solito lavaggio interno con acqua tiepida col soffione della vasca, mi asciugai, introdussi nell'ano una noce di crema per le mani a base di vasellina e cominciai a lavorarmelo prima con un dito, poi due, poi tre; quando vidi che entravano comodamente presi il primo cetriolo da 4cm, lo appoggiai al pertugio e piano piano lo spinsi dentro tutto...mmmmmh!! che piacere sentirlo tutto dentro!
Finito col primo presi quello da 5cm, lo appoggiai sullo sgabello e mi calai su di esso ingoiandolo in un solo colpo. Quando vidi che il buco del culo era pronto tolsi quello da 5cm e cominciai uno smorza candela su quello da 6cm.
Non avevo mai introdotto un calibro così grosso, pertanto stantuffai su e giù, su e giù, facendolo entrare sempre di più.
Le escrescenze sul cetriolo stimolavano a dovere il mio muscolo anale, infatti me lo sentivo caldo, leggermente dolorante e goloso di assaporare tutto l'ortaggio, che era si grosso ma anche lungo.
Alla fine i 20cm di lunghezza del mega cetriolo scomparvero nel mio culo, il quale si richiuse su di esso come a non volerlo restituire; mi sentivo pieno e soddisfatto; allo specchio mi guardavo il buco del culo che si era fagocitato quel mega cetriolo, la soddisfazione del traguardo raggiunto mi rendeva ancora più infoiato, se avessi avuto qualcosa di ancora più grosso me lo sarei sbattuto nel culo.
La pressione esercitata sulla prostata però ebbe la meglio: mandò l'eccitazione al massimo e dopo due strapazzate il mio cazzo eruttò una generosa boccata di sperma mentre in contemporanea, dal secondo canale, veniva espulso il vegetale e l'ano mi rimase con la bocca a O per mezz'ora prima di tornare normalmente chiuso.
...chissà quante massaie, tra le mura domestiche, si trastullano fica e secondo canale con vegetali...
«In effetti è triste passare sempre per boomer ma, effettivamente, sembra che nell'era pre internet anche masturbarsi era una cosa epica. Quando si mandava l'amico imbacuccato come uno 007 a comprare i giornaletti porno, quando ci si chiudeva in bagno a guardare le mutandine nelle pagine di Vestro e Postal Market, quando si aspettava la mezzanotte per sperare che una santa TV privata trasmettesse un bel porno. Ricordo che quando toccai per la prima volta la fica di mia moglie, allora mia fidanzata, tornai a casa, in pulman, odorandomi le dita che sapevano di femmina per tutto il tragitto.»