"Good morning, mistress Giovanna".

Comincia così la mail che mi è arrivata da un amico inglese che mi ha un po' sorpresa. Mr. Malcom, nonostante la sostanza dei rapporti sessuali sia sempre simile, è un tipo che, con sua moglie Sabine, va abbastanza controcorrente. Un po' come un regista da "candid camera", si aggira nascosto ma consapevole dietro i segreti della sua bellissima moglie. Ma adesso la parola a Malcom...

 

Ciao, Giovanna, siamo tuoi ammiratori, quì dalla periferia di L. A., felicissimi di avere trovato i tuoi racconti con tutto il fascino del sesso all'italiana ma tradotti benissimo nella nostra lingua.

Vorrei raccontarti la nostra storia, magari puoi trasmetterla ai tuoi lettori per farla conoscere.

Vedi, cara Giovanna, da circa 6 anni io sono felicemente cornuto e questa gioia è condivisa da mia moglie che, ormai non vede l'ora di tradirmi, per poter poi godere dei nostri rituali.

Come una classica coppia inglese, ci siamo sposati qualche anno dopo il College, entrambi avevamo una buona attività, lei è insegnante (insospettabile). Io ho 6 anni più di lei e il nostro matrimonio fila liscio, abbiamo due figli che studiano fuori.

Quando mia moglie aveva solo 49 anni è entrata precocemente in menopausa. Intanto la nostra vita da sposati, come capita un poco a tutti, era in una fase di molto rispetto e poco sesso, un'aurea tranquillità che ci faceva sembrare già due anziani.

Ora però c'è da dire che io non sono un brutto uomo e lei è veramente una bella donna bruna, con un corpo e una pelle chiara ancora perfetta.

Durante la menopausa mi ero accorto che lei era diventata più eccitabile, ma io, devo confessarlo, la coccolavo più come un'amica malata che come una moglie arrapata.

Così, un pomeriggio del week end lei uscì per compere. Io, anche se distrattamente, ebbi l'impressione che fosse vestita più "in tiro" con una gonna abbastanza corta; lei si può permettere ancora le mini ma non le usa quasi mai. QUando l'ho vista controllarsi davanti allo specchio, feci anche caso che sotto la gonnellina indossava autoreggenti grige, discrete ma molto sexy, questo al posto dei soliti collant.

Ma tutto sarebbe passato abbastanza inosservato se, quella sera, Sabine non fosse rientrata molto più tardi del prevedibile... All'ora di cena mi inviò un messaggio: "Non preoccuparti, ho un po' da fare, torno più tardi."

Era tutto al di fuori delle nostre abitudini, ma avevo fiducia in lei, non solo come moglie ma anche come donna seria che sa stare alla larga dai casini! Verso le 22,30 provai a contattarla, cominciavo a essere preoccupato, lei non rispose ma dopo 10 minuti, nuovo messaggio: "Ho finito, dovrei essere a casa tra mezz'ora, vai pure a dormire se vuoi."

Ma io invece l'aspettai con una certa apprensione.

Alle 23,30, un'auto scura si fermò lungo il viale, non era un Taxi, e, dopo un paio di minuti ne discese Sabine che, con passo sicuro nonostante i tacchi a spillo si diresse verso casa.

Quando entrò in casa la guardai stupito: era evidente che il suo trucco, l'acconciatura e i suoi abiti avevano subito una certa "pressione". Le guance lievemente arrossate, sul collo una piccola striatura rossa non sembrava avere spiegazione, la camicetta era spiegazzata e sotto, evidentemente, non aveva reggiseno, cosa incredibile per lei, che ha un seno estremamente abbondante. Infine, altro particolare inquietante, anche le calze erano state evidentemente "rimaneggiate" e presentavano un paio di grossolane smagliature.

La guardai senza parole... ma lei ricambiò il mio sguardo con aria di sfida e un leggero sorriso sulle labbra.

- Ma, cara, cosa ti è successo, - riuscii a profferire, - non sarai mica stata vittima di... di...

- Violenza? - rispose Sabine e scoppiò in una risata breve, un po' isterica - assolutamente no. Anzi... ma sono stanca, caro, faccio una doccia e scappo a dormire. Ah, una cosa per chiarire subito: non chiedermi niente, perché non ho intenzione di parlarne. Buonanotte."

 

Ero completamente spiazzato e anche un po' preoccupato, quel modo di fare strideva col carattere di mia moglie, Sabine era una donna equilibrata e molto seria... perfino se mi avesse voluto tradire, ero più che convinto che lo avrebbe fatto in maniera diversa. Era discreta riguardo alla sessualità... Eppure... eppure in quel suo modo di fare abbastanza dispotico mi sembrava di avere ravvisato una determinazione mai conosciuta e perfino uno sguardo di sfida.

Non le obbedii!

Doveva pur dirmi qualcosa, darmi una spiegazione che mi tranquillizzasse, così la seguii in camera da letto. Lei non ebbe da ridire, tranne comportarsi come se io non fossi nemmeno li.

Stancamente sedette sul letto e lasciò cadere le scarpe nera, iniziò a sbottonarsi la camicetta con fare distratto e, come avevo intuito, i grossi seni erano del tutto liberi mentre i capezzoli puntuti dimostravano, da parte sua, una inspiegabile eccitazione. Buttò per terra anche la camicia, segno che andava subito lavata; poi dalla borsetta estrasse il reggipetto grigio, a mezza coppa, che le avevo visto addosso solo nelle notti di grande sesso.

Ma che cazzo! Ero un uomo tranquillo, ma mi sembrava di essere preso in giro... Chi diamine aveva incontrato mia moglie, tanto da avere bisogno di denudarsi prima e poi rivestirsi in fretta?

- Ma... ma, Sabine, tu non puoi... tu devi pur dare una...

A quel punto avvenne l'incredibile e, in me, scattò una molla inaspettata e nuova.

Sabine, senza degnarmi di uno sguardo, si tolse lentamente le mutandine nere, evidentemente macchiate di qualcosa di chiaro, poi si accasciò all'indietro, supina e stanca, le gambe aperte in maniera lasciva, mentre a mia volta abbassavo la guardia psicologica di una falsa ipocrisia... mia moglie, quella donna sul letto che non mi sembrava di riconoscere, era reduce da un incontro di sesso. E da quanto sembrava spossata, era evidente che era stata chiavata a lungo e profondamente, ma questa consapevolezza non mi offese, al contrario, capire e guardare divennero il connubio più eccitante cui fossi mai stato sottoposto.

La mia mente, il mio cure, il mio corpo erano in preda a sensazioni violentissime, ero folle di gelosia, ma incantato dal solo pensiero che la mia bella moglie era stata goduta da un altro; ero sconvolto nel "sentire" in mia moglie quella lascivia, quella sessualità così estrema, che in tanti anni non avevo mai nemmeno intuito.

E mi convinsi di una cosa... potevo anche sbagliare ma, Sabine, la mia dolce, porca, Sabine, non aveva concluso il ciclo della sua perversione. Dopo 3 ore da puttana e moglie troia, con chissà chi, lei adesso voleva che io sapessi, sentissi... e così fu che decisi di avvicinarmi.

Lei rimase immobile.

Una volta sul letto, oltre a constatare un calore insolito sulla sua pelle, fui travolto dall'odore degli umori. Il volto di Sabine mostrava piccole gocce chiare, ormai secche, ma la sua pancia e i peli del pube, oltre alle macchie, si sentivano di sperma, sottolineato da un lieve odore di piscio asciutto.

Forse avrebbe dovuto disgustarmi, invece quei profumi caldi mi salirono alla testa come Oppio, la mia varra raddoppiò nelle mutande, mi denudai rapidamente, ma non la penetrai subito...

volevo capire fin dove si era spinta e iniziai ad annusarle la fessura da molto vicino.

Tanto che potei vedere, tra le piccole labbra, i residui opalini della sborra dell'altro. Non so cosa mi avesse cambiato così in fretta, quella notte, ma invece di disgustarmi, di odiare quella donna che mi aveva appena cornificato senza ritegno, divenni un porco e iniziai prima a baciare, poi a leccare e succhiare quella vecchia eiaculazione, depositata in mia moglie da uno sconosciuto, proprio come si fa con le baldracche.

Dopo aver succhiato quel nettare proibito, le salii sopra e la penetrai facilmente, usando lo sburro come lubrificante naturale.

La baciai con la bocca sporca e, mentre chiavavo in lei come un forsennato, le sussurrai:

- Lo conosci bene questo sapore, vero? Gli hai fatto un bocchino?

Lei si limitò a fare sì con il capo e riprese a baciarmi, gaudente e felice, mentre raggiungeva una serie di orgasmi abbastanza gutturali. Alla fine tremava tuta di piacere, i suoi talloni mi pressavano da dietro, per farmi capire quanto dovessi spingere dentro di lei.

Grugnendo come un maiale venni a mia volta nel suo utero, già impregnato di sperma sconosciuto.

Inutile tediarti con altri particolari, cara Giovanna, quello che voglio dirti è che per noi, da quella volta, è iniziata una vita sessuale nuova e intensa.

Mia moglie fa ciò che le pare, vive ogni tanto qualche avventura, come se io non esistessi, come se non fossi suo marito.

In questi sei anni, a mio parere, lei ha avuto non meno di una trentina di incontri, ma quello di cui sono certo è che tra cornificazioni e scopate nel ricordo dei suoi amanti segreti, noi fottiamo come ragazzi di primo pelo non meno di 2- 3 volte a settimana.

Io la subisso di domande porche; la accuso per le sue nefandezze; impazzisco di gelosia, senza neppure sapere con chi o che cosa ha fatto, quando è scomparsa per qualche ora o per un intero week end.

Quello che ti posso dire lo rilevo solo dalla dilatazione e dalle sborrate che si porta dentro, fino a casa, o dalle macchie di sperma secco tra i capelli, ai lati della bocca, o su indumenti e calze.

Quello che ti posso dire e che, in questi anni, a volte e tornata ripiena di crema (e gaudente) sia davanti che dietro. Per non parlare di quelle volte in cui era ben sborrata, contemporaneamente, in entrambi i buchi.

Ma per il resto non so niente... se fotte con lo stesso uomo, se ha un amante fisso, se fotte con più maschi, se esce di casa e fa come le puttane, facendosi montare dal primo che capita... se si fa chiavare da un suo studente, da un collega, dal vecchio preside... o dal mio migliore amico...

Giovanna, io so solo che sono un grandissimo cornuto, che ne ho le dolorose prove e che non sono mai stato tanto eccitabile e felice in vita mia.
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Categorie: Curiosità Comunità