Ci sono cose nella vita di ognuno che lasciano senza fiato. Non sappiamo, non riusciamo a capire se si tratti di verità o finzione, eppure, spesso, anche molto di più di quanto vogliamo arrivare a credere: delle realtà che ci appaiono lontane anni luce, sono in verità appena svoltato l’angolo e ci lasciano di stucco appena ne veniamo a conoscenza, facendoci aprire gli occhi per lo stupore e facendoci, a volte, sentire a disagio e stupidi, per esserci voltati dall’altra parte. Nella realtà spagnola, non quella delle grandi citta come Madrid o Barcellona, ma di realtà più piccole, magari sempre cittadine ma non metropoli, come per esempio, Valencia, da qualche anno, vista la crisi economica incombente, piccole società che realizzano film porno vedono la luce a decine. Una di queste, Fakings, che come slogan ha “Il porno del popolo”, ha lanciato un giovane Jordi el niÑo polla, ma non è di lui che voglio parlarvi. Ci fu un’altra ragazza, appena diciottenne, che, causa litigio coi genitori e fuga da casa, decise di lavorare nel porno per avere “Dinero rapido”, sue testuali parole https://www.fakings.com/video/la-vuelta-al-cole-con-ainara-colegiala-de-18-anos-recien-cumplidos-que-se-ha-escapado-de-casa.htm (fonte - sito ufficiale di Fakings). Il testo e la parole che potrete vedere e sentire nel video, sono chiaramente in lingua spagnola ma, essendo italiano e spagnolo due lingue molto simili, si capisce tutto perfettamente. Quanto viene fuori è una realtà sconvolgente, sconcertante. Questa ragazza, Ainara, non so se sia il vero nome ma nei messaggi che si scambia col boss dell’azienda Fakings dice di chiamarsi sul serio così, frequenta ancora la scuola (infatti la si vedrà poco dopo con la divisa dell’istituto in cui studia) e rivela all’interlocutore che è scappata di casa per aver litigato coi genitori e che momentaneamente è ospite di un’amica, ma che tutto questo è una situazione temporanea e che quindi ha bisogno di guadagnare soldi facili e subito per poter sopravvivere. Ha scoperto tramite internet che nella sua città c’è la possibilità di lavorare come attrice porno e quindi decide praticamente di prostituirsi. Sì, prostituirsi, in quanto Fakings, come scritto nel suo sito, non paga gli attori o le attrici, lo fa solo se questi hanno un seguito di pubblico e permettono così alla società di vendere i prodotti che produce. Ainara ha dalla sua l’autenticità, la freschezza di una storia straziante ma che eccita molti e infatti la giovane non tarda ad avere successo e molteplici sono le pellicole che la ragazza può girare, sfruttando il fatto di avere molti fan che la seguono, la sognano e la desiderano e che sono disposti a fare sesso con lei davanti una videocamera. Nel giro di poco inizia a guadagnare un bel po’ di denaro. Fakings, come precisato nella pagina ufficiale del sito, paga cinquecento euro a scena i suoi attori e attrici. Ainara valica i confini nazionali, arrivando a essere contattata da Pierre Woodman per il suo franchising: Woodman casting https://www.woodmancastingx.com/girl/ainara_6445 (fonte - sito ufficia di Woodman casting). Ainara è timida e impaciata. Ammette di sentirsi “Perdida”, quando le viene chiesto come si trova a Parigi, dove si trova per girare la scena. Non ha mai lasciato la Spagna, quella è la prima volta e ha solo diciotto anni. Nelle produzioni di Woodman le ragazze vengono massacrate, umiliate, viene fatto loro di tutto e per Ainara le cose non sono diverse. Subisce una brutale sodomizzazione e un ancor più brutale doppia penetrazione. La ragazza sente dolore, lo dice, fa fermare le riprese, ma bisogna continuare, è il business, è il business dove la spagnola ha scelto di lavorare. Quasi piange per il dolore e non si era preparata alla scena, di fatti le escono degli escrementi da quell’anno arrossato. Quando finalmente tutto sembra finito, così non è per la giovane, che subisce l’umiliazione di venir urinata in faccia e in bocca, obbligata a bere. Anche House of taboo si accorge di lei dopo questa pellicola che fa il giro del mondo https://houseoftaboo.com/pornstars/ainara+reina/4425 (fonte - pagina ufficiale di House of taboo). Woodman e House of taboo sono le uniche due esperienze all’estero della giovane spagnola molto richiesta ma che è già verso la fine della sua carriera. Quella di Ainara, infatti, è un’apparizione lampo di appena due anni nei quali, solo per Fakings ha girato circa cinquanta scene. Ho contattato Arnaldo, il capo della Fakings e ho chiesto notizie sulla collegiala. Avrei voluto intervistarla ma per adesso pare non essere possibile, magari in futuro. Mi è stato risposto che Ainara ha lasciato la pornografia perché si è innamorata di un ragazzo non appartenente a quel mondo e per amore ha deciso di abbandonare tutto, la sua carriera e un mucchio di soldi, decidendo volontariamente di fare altro. Quanto raccontato in queste righe è, dal mio punto di vista, uno scenario inquietante. A oggi non ho trovato nessuna smentita per quanto riguarda la versione di Ainara, quella in cui si dice, in cui lei dice, di essere scappata di casa e di ver abbracciato il mondo del porno come unica e ultima ancora di salvataggio. Quel che è altrettanto certo è che la ragazza, per guadagnare, visto le regole dell’azienda per cui lavorava, doveva cercare tra i fans chi volesse fare sesso con lei in cambio di essere ripreso e tali scelte portarono la studentessa (che lasciò la scuola appena cominciò a girare video hard) a fare sesso praticamente con chiunque, anche con un vecchio https://www.fakings.com/video/mi-vecino-de-50-anos-esta-obsesionado-conmigo-que-puedo-hacer.htm (fonte - pagina ufficiale di Fakings) e, peggio ancora: con sua zia https://www.fakings.com/video/mi-tita-marisa-y-yo-por-fin-follamos-juntas-vaya-tia-mas-puta-tengo-.htm (fonte - pagina ufficiale di Fakings). In questo secondo caso non ho la certezza che si tratti davvero della zia, anche se lei, nell’intervista che si può sentire nel video, racconta degli aneddoti della vita della famiglia di Ainara, che è anche la sua, ma ciò non garantisce una fonte sicura di verità. Il tutto può essere stato inventato ad arte per vendere il film. Col passare del tempo si può vedere una sempre più spenta Ainara, porno dopo porno. Ha l’espressione di una ragazza che è dovuta crescere in fretta e non lo ha fatto nel migliore dei modi. Ha subìto ed è stata lacerata all’interno, nonostante sia stata lei a scegliere, anche se costretta dalle difficoltà della vita, una strada tortuosa che le ha portato fama, denaro e umiliazioni. Oggi di Ainara non si sa più nulla. Si è ritirata a vita privata. È introvabile sui social, non almeno col nome con cui è stata conosciuta dal mondo attraverso il porno. Quello che mi auguro, e sono certa, che vi augurate tutti voi che avete letto questo articolo, è che Ainara abbia trovato quell’equilibrio che le è stato portato via dalla realtà, lasciando in lei una ferita aperta dentro la quale il dito del porno ha potuto rovistare e girare e rigirare a fondo per anni, facendole male, tanto male, fino a sfiancarla, rendendola una ragazza triste, che non sorrideva più come all’inizio della sua carriera, quando, ingenuamente, credeva di aver svoltato, vedendosi piovere addosso fama, successo, premi e soldi, tanti soldi. Questa è stata la storia, una delle tante, di una giovane attrice di film a luci rosse, una storia che mi auguro abbia avuto un lieto fine per la protagonista e che ci dimostra, per l’ennesima volta, che il circuito dell’hard non è fatto tutto di rose e fiori, di professionisti e professioniste che lavorano con il sorriso sulle labbra, ma di storie dolorose, di quelle che lasciano il segno.
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