Poco dopo una sofferta e lunga storia finita male non avevo una gran voglia di corrispondere con i classici corteggiatori di turno, amici, colleghi, utenti dei Social, mi sembravano un’occasione banale, che non avrebbe stemperato il mio malessere.
Stare col mio uomo di allora mi aveva sfiancata, corna, litigi e tanto stress.
Poi, dopo un paio di mesi decisi di prendermi la vacanza che meritavo e che... sognavo da sempre.
Così sono partita per la Jamaica, spiagge assolate, vita no stress e delle gradevoli dosi serali di Mojto, tra gente allegra che, come me, aveva deciso di lasciare a casa i problemi.
La terza sera, corteggiata da ben due ragazzi superbi, mi sono fatta coraggio, il fatto che fossero in due non mi ha spaventata, anzi, già mi immaginavo che sarebbe successo l’incredibile... ma ero decisa e non mi ponevo limiti. Allora: all’atto pratico fu un esperienza in parte traumatica non mi aspettavo di poter provare così tanti orgasmi e nemmeno che il mio corpo potesse venire tanto strapazzato fisicamente.
Per me, fare sesso era ancora un dolce rotolamento tra le lenzuola, cambiando un paio di posizioni e, a volte, venire col 69. I ragazzi iniziarono a baciarmi contemporaneamente.
Uno mi penetrava in vagina, l'altro mi toccava, baciava e leccava tutto il mio corpo, perfino i piedi, stavo impazzendo dal godimento. Il mio scopatore si distese rapidamente sotto di me ed io stessa, ritrovai il suo palo con le mani e me lo infilai dentro; provai lentamente a scenderci sopra, a parte la paura e un live fastidio in fondo alla figa, restai sconvolta rendendomi conto che ero in grado di prenderlo tutto... sarà stato una aggeggio non inferiore ai 25 centimetri.
L’altro ragazzo si chinò dietro ed io mi chinai abbracciando il corpo del ragazzo, così gli resi facile ciò che voleva fare: leccarmi e baciarmi nella zona anale. In questa posizioni non mi trattenni più e gridando di piacere, venni la prima volta... non avevo ancora finito di provare piacere, che sentii il glande del ragazzo tentarmi il culetto. Non era la prima volta... ma mai con un cazzo, già spropositato, in vagina.
Quello fu bravo e credo che l’orgasmo avesse reso le mie carni più docili. Anche lui aveva un cazzo enorme, ma piano e senza esagerare, riuscì a ficcarmelo senza troppo dolore.
Una volta che mi aveva aperto il culo, rimanemmo tutti fermi, in attesa che il primo fastidio mi passasse.
Uscì, si abbassò e mi sputò nel buchetto, poi lo rimise nel mio sfintere, tutto, fino alle budella.
Una fitta calda e profonda mi trapassò la schiena. I due presero a scoparmi con un ritmo tale che io non capii più nulla: il dolore della lacerazione sparì e, nonostante, sentissi lo sfiancamento che i cazzi enormi provocavano ai miei buchetti, lasciai fare, perdendomi in altri orgasmi incontrollabili.
Le penetrazioni sembravano non finire mai. Mi stringevano tra i loro corpi sudati come in un sandwich ripieno.
Fu pazzesco mi stravolsero e mi fecero godere per tutta la notte. I ragazzi, giovani e arrapati, vennero varie volte, sparando vari grammi di sperma un po’ dappertutto, per fortuna fui previdente e prendevo la pillola.
Scopammo quasi fino all’alba, mi avevano sborrata dovunque, in figa, in corpo e, alla fine, mi vennero in bocca, con me inginocchiata che aspettavo la loro crema, quasi come fosse una colazione.
Arrivarono quasi contemporaneamente e ancora non so spiegare come riuscii a bere tutto senza soffocare.
La parte peggiore venne dopo... ero stanchissima e avevo dolori dappertutto per la ginnastica di quella notte di furia. Non riuscivo a stare seduta per il dolore al culo e rimasi a letto fino al pomeriggio.
Mi sorprese la gentilezze di quei due ragazzi, mi portarono il pranzo e mi coccolarono fino all'ora di cena, chiedendomi se volessi rifarlo, declinai l'invito ero ancora dolorante. Mi salutarono dicendomi che dovevano trovare una altra straniera, per tirare su un po di soldi. Comunque li ringraziai e loro mi abbracciarono, chiedendomi quanti giorni mi trattenessi ancora, se lo desideravo potevano scoparmi ancora. Ma io ero sazia, anche moralmente, e sarei ripartita due giorni dopo.
La mia esperienza è stata strana, mi ha cambiata e dopo mi sono sentita più padrona di me stessa e del mio corpo.
Mi sono divertita e goduto come mai, ma non lo rifarei con due maschi, soprattutto superdotati come i miei ragazzi: quando scopano non ascoltano più nulla, perdono il contatto con la realtà. Si trasformano in macchine da sfondamento, e se ti lamenti credono solo che stai godendo come una pazza, anche se senti male.
Quando sono arrapati pensano solo a spingere e a sfondarti: si spengono solo con l'orgasmo che provano, ma nell’attesa che calmino si rischia di essere sventrate, soprattutto se hanno 20 anni e una salute di ferro.
Miriam.
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