Ciao. Un mio amico ha postato tempo fa una foto molto antica su facebook. È un immagine B & W di una ragazza in piedi, lei so alza la gonna e scopre le gambe. Ai suoi piedi, una donna con un pennellino le sta disegnando sul retro una riga nera, come quella che si trova sulle calze eleganti. Il mio amico ha preso la foto da una raccolta di vecchi ritagli di sua nonna, ma neanche lui sa di cosa si tratta, è firse una vecchia pubblicità?
Ciao e grazie, Melina.

Risposta di Giovanna Esse
Da un miuo articolo sul mio Blog privato.

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Dall’introduzione delle calze di seta il fascino indiscusso delle gambe femminili conobbe un “restiling” eccitante mai conosciuto prima. È certo che le trasparenze della seta, poi della viscosa (più grossolana ma certamente più appetibili, essendo assai meno costose), abbia dato inizio alla moda diffusa di depilarsi completamente e accuratamente.


La vera rivoluzione nella diffusione delle calze venne con l’introduzione del Nylon!


Nel 1939 ci fu un boom nel mondo femminile quando l’americana DuPont lanciò sul mercato le prime calze di nylon. La famosa riga, la cucitura, che era in realtà l’unico neo nell’affascinante trasparenza della calza, divenne al contrario un altro attributo di sensualità, snellendo e slanciando la gamba proprio dal lato più osservato dagli uomini, il di dietro!


Fu un duro colpo per le calze di seta, mentre le calze in viscosa precipitarono, alla produzione. Nel 1940, negli Stati Uniti, furono venduti 64 milioni di paia di calze di nylon.


L’inizio del II conflitto mondiale rappresenta la mazzata più terribile: il nylon venne dichiarato materiale strategico, quindi non più destinato alla bellezza femminile.


La produzione di calze cessò dall’oggi al domani. Ma le signore dell’epoca non sanno più rinunciare a un accessorio tanto sexy ed eccitante, che tanto risalto da alla loro femminilità… così, nasce l’idea rivoluzionaria.


Team specializzati diffusero l’utilizzo di un prodotto sostitutivo, un surrogato: si trattava di uno spray (esisteva anche la versione da stendere col pennello). Permetteva di applicare sulla gamba una speciale vernice ambrata, o marrone chiaro, o visone. Subito dopo, artiste dalla mano ferma, andavano a segnare on una speciale matita la famosa, caratteristica riga. Si hanno notizie (non confermate) che negli strati più poveri della popolazione le ragazze si tingessero le gambe, creando le false calze con il grasso del sugo.


Così, prima di vincere la guerra, le Americane vinsero la battaglia del fascino.


A fine conflitto il nylon tornò sul mercato tradizionale, poi vennero inventate le collant che, con l’avvento delle minigonne, soppiantarono quasi totalmente l’uso delle calze, relegando l’eccitate riga nera tra gli oggetti favoriti del mondo Fetish. G. Esse


Immagini e storia:-la-guerra-non-vinse-le-calze-con-la-riga