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Aggiunto: 6 anni fa
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Come in tutti i miei racconti, la radice di questa storia parte da un seme vero. Le emozioni, le sensazioni, se non si provano, non si possono descrivere, a parer mio. Inutile allora la classica richiesta: “Giovanna… ma sei tu?”, è come per certe foto che pubblico a corredo dei miei pensieri… io (insomma “l’artifex”) ci sono sempre. Un po’ di meno, un po’ di più, ma ciò che cerco di trasmettere è un’emozione, non una “polpetta” servita su un piatto d’argento. Spero di donarvi delle belle emozioni con questo racconto breve che amo molto. Mi piace pensare che sia anche un po’ documento: una descrizione di pratiche, del tutto nuove, che senza il web non si sarebbero potute attuare. La sessualità è antica come il mondo ma le pratiche, più o meno controverse, per raggiungere il piacere, si evolvono con la società… dove ci porteranno? Chissà? Chi vivrà vedrà. Websex a gogò 1 Quante sorprese su internet, quante persone… idee… mentalità diverse… questo sconfinato “universo di menti” che si apre davanti a me, mi lascia senza fiato, emozionata e incantata: mi ricorda un mio sogno infantile. “Sono nata vicino al mare e spesso, guardando quell’infinita distesa azzurra, pensavo ai misteri che nascondeva nelle sue profondità; in quel momento, immaginavo che un giorno, per uno strano scherzo della natura, il mare si potesse svuotare dall’acqua e, come in una vecchia soffitta, avremmo potuto vedere cose che fino allora ci erano state completamente celate …” E’ così che ho scoperto la tendenza di alcuni utenti di “reinventare un gioco”; credo li riporti alla prima gioventù, perché, io, lo ricordo ancorato alla fanciullezza … Avevo molta dimestichezza con i miei cuginetti maschi e non era un segreto che si masturbassero copiosamente, eccitandosi sulle riviste porno che riuscivano, in qualche modo, a procurarsi. Che cosa accade, al giorno d’oggi? In gruppi, più o meno segreti, dei vari “social network” ci sono persone che postano foto, spero verosimili, per ottenere, da chi pratica questo tipo di “onanismo”, quello che, nel gergo, viene definito: un tributo! Ecco: tra le varie, interessanti amicizie, che spuntano come “tesori” perduti dall’oceano di internet, mi sono imbattuta in un vero campione “dell’ars tributaria”. Questo giovane uomo, i tributi li fa già di suo ma ormai, è talmente famoso, da ricevere anche richieste… specifiche; delle vere e proprie “dediche”, insomma. Allora, meticoloso e professionale, quale è, accontenta al più presto possibile le richieste, nei limiti naturali di tempo e… di salute. Questo è il compendio di una nostra chat, tradotta dall’inglese… e molto ma molto personale: ( … ) GIMMY Ma cara, lo sai che é sempre un piacere avere a che fare con te, a prescindere del mio alter ego “tributer”, quello che esprimo attraverso questo profilo su Facebook. Tu, scherzando, hai postato qualcosa su… sullo “spreco” che io farei del mio “seme”. Una definizione che ha addirittura qualcosa di “biblico”! Invece, per me, venire, anche solo su un foglio di carta, come può essere considerata una fotografia o, addirittura, per terra… non è sprecare… perché è appagante per la mia e l’altrui libidine. In questo senso, il mio sperma non va mai sprecato. E, come ti dissi l’altra volta … (so che ti suona strano) ma davvero, dopo l’eiaculazione, a volte l’ho persino leccato dal pavimento. Ah ah ... Detto così, a freddo, fa rabbrividire anche me, mi sembra una follia, però ti assicuro che al momento mi sono sentito… eccitatissimo! Boh? Qualche strizzacervelli mi spiegherà prima o poi cos’ho in testa, ah ah! CHICCA Stento a crederci… ma sono certa che lo psicologo non c’entra ah ah… E’ una tua forma di trovare il piacere, valida come qualsiasi altra, secondo me… solo, raccapricciante, per un’igienista come me. 2 GIMMY Vedi, cara, quando abbiamo iniziato a sentirci, ricordi? Quando tu mi dicesti che non trovavi piacevole il… Tributo come forma di erotismo, ho dimenticato di dirti che, addirittura, capita che degli amici (si dichiarano uomini) chiedano di schizzare sulle foto delle loro “donne”… La mia prima risposta sarebbe sempre: “ma scusate … l’attrezzatura necessaria ce l’avete, o no? Fatelo da voi!” Poi, poiché non posso negare la forte componente emotiva e il mio piacere nel farlo, mi dedico di buona lena al tributo, mi faccio la sega scrupolosamente e spero, mentre vengo e riprendo la scena, che la mia “irrigazione” su quella determinata foto, sia apprezzata dal richiedente… e magari anche dalla sua donna… Anche se credo che spesso, le loro ragazze nemmeno lo sappiano… CHICCA Cioè? Cosa non sanno? GIMMY Non sanno che “qualcuno”… ad esempio il marito o magari un collega, ha chiesto il mio “servizio”. CHICCA Vuoi dire che a volte la donna nemmeno lo sa che tu l’hai, come dire “tributata” con il tuo sperma? |o| GIMMY Si … in certi casi posso assicurarti di si… succede proprio questo. Ma non chiedermi perché, proprio non so cosa dirti … Ti stupisco? CHICCA Non so cosa pensare! Sono abbastanza sconcertata, sai? Ti stimo come amico, però credo che una persona che fa una richiesta del genere, all’insaputa della sua ragazza, compie… un abuso… una specie di violenza, di profanazione. Sarebbe raccapricciante scoprire che, per esempio, un mio collega di lavoro, usa una mia normalissima, innocente foto … per chiederti di eiacularci sopra a mia insaputa. Scusa la franchezza … ma mi sa tanto di “sporcatura”! Magari è una forma di vendetta, di rivalsa per un rifiuto ricevuto? GIMMY Potrebbe essere … CHICCA E tu? Provi piacere lo stesso? GIMMY Sì, devo ammetterlo, anzi, più è impersonale e indiretto il mio tributo e più mi arrapa farlo… scusa la franchezza! CHICCA Dai, lo sai che non sono un’ipocrita… esprimiti pure come credi… ,-) GIMMY Ho tributato anche gay, trans… il sesso é sesso. Invece, quelle che sono le mie reali preferenze, nella vita fuori dal web… beh, quello é un’altra cosa. Ma tornando ai … tributi: E’ un vero peccato!!! Sigh! :( CHICCA Cosa? GIMMY Beh, è chiaro! Ho visto le ultime foto che hai postato nel “gruppo”, quelle scattate da tuo marito… e, per prima cosa, complimenti! Oltre che eccitantissime per le varie inquadrature, erano anche di ottima qualità… Ecco, ora… mi è davvero difficile trattenermi… ah ah! CHICCA Ah ah Vedi mio carissimo e … correttissimo amico, credo che noi, che viviamo l’erotismo un po’ fuori dagli schemi, ci possiamo sempre capire… rispettando anche quelle pratiche che non condividiamo… Il mio problema con i tuoi “tributi” è squisitamente tecnico. Quelle gocce sulla carta mi danno i brividi, fin dall’infanzia… è come per quelle persone che non sopportano il gesso che stride sulla lavagna. Spero di essermi spiegata! Ma non disdegno i vostri eccellenti spruzzi e credo, come ogni donna, di apprezzarli incondizionatamente. Non sai quanto trovo eccitante… e quanta invidia provo… per quelle “utenti” che, all’improvviso, vi chiedono il “dono”… e poi, godono del vostro tributo… vorrei fosse tanto facile anche per me… ah ah GIMMY Basta chiederlo, tesoro… lo sai! :) Con te mi trattengo da tempo … ma non so fino a quando riuscirò a rispettare… i nostri patti. Ah ah 3 CHICCA Il mio enorme limite è rappresentato dal fatto che esistono due donne in me: una viaggia a basso regime, vive la giornata, fa i mestieri, lavora (quando ce n’è) … fa la nurse … ecc ecc Poi, questa persona si è evoluta e ha imparato ad apprezzare molte forme di piacere grazie alla capacità del mio uomo (quasi venti anni insieme) di sapermi capire e guidare. Sempre quando sono “a basso regime”, tutto questo mi fa sorridere … sia che io veda ciò che pratichi tu, sia quando, io stessa, posto qualche foto particolarmente scabrosa per chi la vedrà. GIMMY In effetti, anche nel mio caso, funziona così … Esistono anche in me due personalità: quella ufficiale, marito, lavoratore integerrimo … e quella che si avventura in meandri reconditi del suo “io” per arrivare all’appagamento dell’erotismo più estremo. E, purtroppo, questo non mi è lecito nella vita … “ufficiale”. Una cosa è certa: continuerò la mia “missione” finché non comincerò ad avere seri problemi di … sdoppiamento della personalità … ah ah CHICCA Eh, mio caro, tu non sai come sono ridotta io … mi vergogno a dirtelo, ma devi credimi, sono talmente poco eccitabile, come donna, da non provare nemmeno il piacere di essere “esibizionista” (caratteristica tipicamente femminile). Per me è stato un vero shock scoprire che voi apprezzate le mie foto … non mi era mai capitato di farmi vedere così … “esposta” a sconosciuti. Quando sono a “basso regime” … fuori dall’eccitazione, per intenderci, quelle immagini hanno la stessa valenza “erotica” delle figurine della Panini. Però, c’è anche l’altra me stessa … quella che il mio uomo sa come risvegliare … e quella credimi, quando scende in pista, è davvero da Formula Uno!!! GIMMY A parte il fatto che già la tua intelligenza e il modo di esprimere la tua femminilità é molto piacevole, tutti possiamo adeguarci a tutto … purché non perdiamo la nostra capacità di metterci in gioco e un pizzico di … autoironia. Intanto devo dire che … l’idea delle figurine è eccellente … ah ah! Anzi, voglio proporla alla Panini … con un album del genere … WOW !!! sai che affaroni !!! ah ah CHICCA Cacchio … un album di tutti i tributi? Che idea da sporcaccione … ah ah ;-) GIMMY Comunque sei fortunata ad avere un uomo che ti capisce, ti segue e non ti toglie la libertà … Il giorno successivo, sul noto social network, non esisteva più né l’GIMMY del mio amico, né il suo gruppo segreto. Però lui non si perse di coraggio e, naturalmente, pochi giorni dopo eccolo di nuovo in lizza, più agguerrito che mai. GIMMY Grazie per esserti tanto adoperata per me, carissima … a buon rendere … CHICCA Era il minimo, te l’ho detto quando una persona mi piace, faccio del mio meglio … :-) GIMMY Lo so, lo so … naturalmente ti ho già aggiunto al nuovo gruppo … se non ti va, ti cancelli, ma io non potevo non invitarti, tesoro … e poi … CHICCA Ehi? Sei sparito? E poi … cosa? … non ti leggo. GIMMY Eccomi, dicevo: e poi … mi perdoni? Ho anche fatto un video ieri sera … mi sono lasciato andare in un tributo sulla tua foto … è stato più forte di me: volevo dimostrarti la mia stima e il piacere che mi da averti come amica. CHICCA Lo immaginavo che non saresti riuscito a trattenerti … sei un fiume in piena … ah ah GIMMY Sono contento che non te la sia presa … posso postarlo nel nostro gruppo? Lo so che non é nel tuo stile, ma ti assicuro che é un piacere enorme tributare una donna come te !!! CHICCA Sei troppo “sweet” per dirti no … e va bene … non mi offendo, anzi … mi sento onorata … ok? Ora però ti ordino di dirmi come’ è stato … Com’è che ti ho ispirato? GIMMY Non dire sciocchezze, per favore … e non inventare troppe scuse sulle foto che tu stessa hai postato … ma cosa credi che sia cieco? So che sei tu su quelle foto … vedo che hai un seno che è uno spettacolo, io … io intuisco la morbidezza di quel tuo “cuscino di carne”. CHICCA Oh - Ooooh … quanti complimenti … GIMMY E’ tutto vero, cara, mi piaci, e molto, e ieri sera ho stampato la più dolce delle tue immagini e ci sono venuto sopra … E’ un delitto? CHICCA Ma nooo… ah ah Mi piace e … mi dispiace, da un certo punto di vista: dopotutto avere del “succo d’uomo” caldo, sul seno … dal vero, intendo … non è che sia un “dolore” tanto … insopportabile, per una donna. Il dispiacere è legato al fatto che tutta quella “roba” avrei preferito riceverla dal vero … ah ah Una cosa sola: era molta? Lo sperma, intendo … GIMMY Oh, sì, lo vedrai nel filmato … ho tirato fuori la mia cappella più volte, mi si è indurito il cazzo subito, al solo cedere, al solo pensare … poi … poi … Beh, lo vedrai … effettivamente la sborra che è uscita è stata notevole … CHICCA Stasera faccio vedere il filmato col “tributo” a mio marito … se lo ispira (invece di renderlo furioso) … insomma, se faccio sesso, lo dedico a te … Va bene? GIMMY Cazzo, mi farebbe piacere sapere che vi divertite pensando a me … alla mia sborrata in tuo onore, ma il tuo uomo non sarà geloso? CHICCA No, a lui può piacere o non piacere, ma non è geloso, io sono libera di fare ciò che voglio … e questo per sua volontà. Lui dice che mi ama, quindi non penserebbe mai a reprimere un qualcosa che mi da piacere, probabilmente questo “stile” funziona … giacché lo amo anch’io! GIMMY E’ bello il vostro modo di stare insieme … potessimo farlo tutti … Bene! Tra poco il “tributo” sarà on line … d’accordo? CHICCA Wow! Allora adesso vedrò se ti “ispiro”davvero … guardiamo se ti piaccio veramente! Pochi attimi dopo arriva il suo messaggio. GIMMY Ecco … ora sei online. Clicca su questo indirizzo web: www. eccetera, eccetera. Ecco è tutto per te … adoro la sensazione che provo nell’attimo in cui mi esplode lo sperma e schizza fuori. Wow. Ehi … buon divertimento per questa sera ;) Pochi minuti dopo, invio al mio Amico quest’ultimo messaggio. CHICCA: Ho visto, ho visto bene!!! E ho anche notato il tuo … “bell’affare”, complimenti ;-)) E stato molto piacevole e del tutto nuovo per me … grazie, caro. :-) Quella sera dopo cena, messa a tacere la casa, non potevo certo evitare di afferrare per mano Gerry, mio marito e trascinarlo davanti al PC con una scusa cretina. Stanco della giornata, non aveva ancora notato che sotto il solito pigiamone indossavo un completo di pizzo nero. Il reggiseno a mezza coppa, improponibile nel quotidiano per le mie straripanti misure, disegnava una piacevole parentesi nera, delicatamente merlettata, riuscendo a malapena a raggiungere le grosse aureole, ma non i capezzoli. Infatti, la mia mente eccitata, me li aveva gonfiati e inturgiditi; avevano raggiunto “l’esterno” e, come dita arrapate, erano puntati verso l’alto. La mutandina era a culottes, il modello che più esaltava la forma delle mie natiche … Feci sedere Gerry davanti al PC ed io tirai verso di me un’altra sedia, per mettermi di lato, al suo fianco. - Guarda questi matti cosa si sono inventati … – sorrisi. Devo dire che lui non usa il PC quasi mai e non ha alcun profilo su nessun social, quel poco di posta elettronica, ormai obbligatoria, sono io a gestirla tramite la sua mail aziendale. Sono io a tenerlo edotto riguardo alla “finestra” sul mondo e, sempre io, qualche volta gli faccio vedere alcune scene hard che mi hanno particolarmente colpito. Sempre io scarico sul PC le foto erotiche che a volte ci concediamo di scattare. Ecco, aprii il gruppo cui poco prima l’altro mi aveva aggiunto e, dal titolo, lui capì subito che si trattava di un gruppo segreto di sesso esplicito. - Questo è un gruppo esclusivo – dissi – non sapevo nemmeno che esistesse … - Gerry guardava interessato e un po’ sulle sue … voleva capire, dove volessi arrivare. Mi aprii ulteriormente la cerniera del pigiama e con finta disinvoltura gli appoggiai le tette sul braccio, mentre smanettavo sul PC per arrivare alla pagina che desideravo mostrargli. Lui guardava scorrere le immagini, molto crude, delle foto e dei filmati postati dai vari membri. - Ma che è? – disse, sempre più sorpreso. - Niente … in realtà è un gruppo di persone a cui piace venire su foto … – lo guardai, sott’occhi. - Venire? Venire nel senso di … sborrare? – chiese lui sempre più sorpreso. - Si – dissi – spruzzano lo sperma su delle foto di donne … in genere. – - Ma che donne … dove le prendono le foto di donne …? – era fuori registro, me ne resi conto, ma non volevo fermarmi a quel punto. - Ma non lo so … credo dalla rete, però molte sono foto postate da altre persone del gruppo … o da loro stessi o da qualche loro amico, che ne so? Da un marito, per esempio! – cercavo di portarlo in argomento. Il mio errore quella sera fu la fretta, credo; se lo avessi fatto eccitare prima, con altri filmati, forse le cose sarebbero andate diversamente … ma, ormai era fatta. Come si dice: “Del senno di poi … “ Senza controllare se fosse eccitato, feci vedere a Gerry, alcune delle foto che io stessa avevo postato, appena entrata nel gruppo. L’avevo fatto come omaggio … poiché c’erano tante foto di nudo, avevo pensato che fosse giusto “partecipare” al gioco con delle mie foto … vere, personali. Ero stata tratta in inganno, lo ammetterlo, dall’euforia della novità e dall’emozione di far parte, per la prima volta di un gruppo segreto: l’esibizionismo mi aveva giocato un brutto tiro. Ma quale segreto? Una volta messa una foto sul web … essa non è più tua … lo sapevo, ma ci ero cascata lo stesso. Gerry trattenne ogni emozione per se, per estorcermi tutta la verità. - Beh … ecco … anch’io ho messo qualche foto … così, per gioco – continuai con meno enfasi, volevo sminuire il valore di quelle azioni, gettando la cosa sullo scherzoso. - Poi, dopo alcuni giorni, cosa succede? – sorrido – Uno di questi matti mi scrive e mi avverte che ha fatto un “tributo” … per me. – Lui mi da un’occhiata. - Sì, un tributo – dico – loro le chiamano così, le sborrate … io, quando ho messo le foto, non sapevo che succedesse questo … così, questa persona, ha fatto un filmato e me l’ha spedito sulla mail … vuoi vedere? – dissi quasi timorosa. - Ok, vediamo … – disse lui, ma sentivo che non era entusiasta della cosa. Non sapevo come uscirne. Non potevo fermarmi adesso … sarebbe stato peggio e avremmo di sicuro litigato. Continuai a far passare il tutto come uno scherzo senza significato e feci in modo che i seni esplodessero dal giacchino aperto davanti, mentre io mi attardavo sulla tastiera per far partire il video. - Ecco – dissi – guarda … è solo una sciocchezza … – Il video partì, anche con il sonoro, purtroppo … Si vedeva una delle mie foto, una delle più belle scattate da Gerry, l’unica, dove si vedevano il mio viso e il mio decolté, mentre con le mani a coppa offrivo le mie grosse “bocce” … rigorosamente trattenute dal reggiseno … niente di osceno, insomma. Mi rosi il fegato. Come cazzo potevo immaginare che su una decina di foto senza volto, dove avevo offerto “al pubblico” le mie tette nude, le cosce aperte con la figa in mostra e persino il mio sedere, mentre voltata, lo spalancavo per offrire meglio i miei buchi agli sguardi maliziosi … potevo mai pensare, mi ripetevo, che quel disgraziato del mio “Amico” avesse deciso, non so fino a che punto ingenuamente, di sborrare sull’unica foto “casta” che avevo postato? Ma vaffanculo! Ormai la frittata era fatta … Gerry guardava rapito il filmato, non si perdeva un solo particolare … incrociai le dita dietro la schiena e mi feci furba, così provai a togliere il pigiama del tutto, restando al suo fianco seminuda. Speriamo bene, pensai, avevo le calze a rete nere e le scarpe col tacco, di sotto … come piaceva tanto a lui. Intanto, mio marito, fece ripartire il video per la seconda volta! Io ero là, sulla foto appena stampata, col sorriso ammiccante e quasi ingenuo: facevo da sfondo a un grosso cazzo, in primissimo piano, quello di “Lui”. Con la mano se lo stava iniziando a smanettare, massaggiandoselo e scapocchiandolo ripetutamente, in maniera molto sensuale. Le immagini avevano un che di liquido, sinuoso: vedevo la pelle che si ritirava, per lasciare uscire il grosso glande rosso, gonfio. Dava l’idea di una belva o, meglio, di un serpente che vuole conquistare e mordere la sua vittima, non può trattenersi pieno di bramosia. Le immagini si ripetevano nel breve filmato … non mi stancavo di guardarle … avevano un qualcosa di ipnotico … anche i suoni, gli sbuffi del maschio, il rumore delicato della “manipolazione”, tutto contribuiva a dare al video valenze sempre nuove e, allo stesso tempo, ancestrali. Gerry sparì … insieme alla stanza intorno a noi. Il mondo intero sparì … in quei pochi attimi: ed io compresi … Non era una sega da “pippaiolo” quella a cui stavo assistendo. La mano dell’uomo non lo stava masturbando per cercare un attimo di piacere solitario: quell’uomo era un “sacerdote” ed io, nella foto, nel simulacro, la donna –dea! La personificazione stessa della fertilità, della natura e dei Misteri più antichi della vita. I suoi gesti, la sua manipolazione, non avevano più nulla di pornografico. Non se lo stava facendo in mano per togliersi uno sfizio: era lampante! Lui, l’Officiante, maneggiava l’attrezzo, simbolo della virilità, alla ricerca del seme dell’uomo … sbucciava il baccello della vita, cercando di trarne il succo vitale … La dea non era con lui, ma non importava … Da tempi immemorabili, l’uomo celebrava, anche da solo, il rito della fertilità. Sempre in simbiosi con l’eterno principio femminino e creativo. I Masai, gli antichi popoli Mesopotamici, le civiltà perdute, i seguaci del Tantrismo … celebravano da sempre lo stesso, eterno rito, lo Yin che cerca la completezza creativa nello Yang: ancora una volta davanti, al mio sguardo, si completava il ciclo! La mano dell’uomo scorreva svogliata sul suo grosso cazzo … ogni gesto era calibrato, sapiente, tutto il suo essere era proiettato all’emissione del seme. Era ovvio che non provasse il piacere discinto di un ragazzo arrapato, ma il desiderio di tributare tutta la sua devozione, la sua ammirazione per la donna-dea, in chiunque si fosse personificato, la mia bellezza o le mie forme, non gli interessavano troppo durante il rito … Lui cercava solo, in maniera ossessiva, di trovare il principio vitale maschile e di inseminarlo nella fertile alcova femminile, una forma-pensiero, e usava la foto come simulacro per ispirarsi. L’unico scopo era portare a termine la sua invocazione, la preghiera più antica del mondo. Ecco … lo sperma mascolino! Risvegliato dal tam-tam del cuore che accelerava i battiti e dal respiro affannoso di lui, si fa strada attraverso gli antichi condotti e, come liquido fiume lattiginoso, cerca la vittima da inseminare, la fessura da fecondare: il principio da profanare. Alla fine trova il meato del pene e, inarrestabile, sgorga. L’eccitazione mi aveva invaso e mi ottenebrava la mente, mentre sotto di me, un calore bagnato si era impossessato della vagina … Il ritorno alla realtà fu brusco e violento: un ceffone deciso mi colpì sulla guancia. Fu tanto improvviso che il dolore venne dopo, vidi prima le stelle come si suol dire … Gerry mi aveva colpito con rabbia … era da tanto che non mi picchiava. Non replicai, ma chiusa in me stessa e senza lamentarmi cominciai a massaggiarmi il volto, guardandolo con odio, ma senza reagire. Era più forte di me, non sapevo rispondere alla violenza, la subivo come una condanna, come fosse una punizione da sopportare. Gerry era uno dei pochi che non mi picchiava quasi mai … e comunque mai in maniera da fami male. Più che altro a volte mi aveva punito, per farmi capire dove avevo sbagliato. - Ma si può essere tanto stronza? – e giù, un altro ceffone, stavolta mi colpì l’orecchio, lasciandomi intontita. -Ma che cazzo ti salta in mente, troia? – gridò – Ma lo capisci che domani potrei trovarmi il filmato sul PC del lavoro? Sei una troia pubblica, ormai … una zoccola … – poi iniziò a strattonarmi e a colpirmi le carni nude, non sapevo come proteggermi, ne ero incapace. Lui era furioso. - Ecco – mi disse strattonandomi le calze e il reggiseno – invece di vergognarti, ti sei messa in ghingheri. Non ti è bastato, zoccola, volevi ancora sborra? Non ti è bastata la razione del tuo amichetto … – e indicò con la testa lo schermo del PC. L’ultimo fotogramma, fisso sullo schermo, rappresentava il mio sorriso e le mie tette, completamente imbrattate di sperma estraneo. Gerry, intanto, mentre si sfogava, si eccitava … era già capitato. Allora non si trattenne più e si abbassò i calzoni, tirò fuori il cazzo duro e mi gridò: - Vieni, schifosa, fammi il pompino, giacché solo questo sai fare! – Per non farlo arrabbiare ancora di più mi precipitai a inginocchiarmi davanti a lui e lo presi subito in bocca. Succhiai, ma non gli bastava, mi prese per le orecchie e mi affondò tutta la mazza fino in gola, tirandomi a se … stavo soffocando e gli occhi si riempirono di lacrime, ma lui non mollava. Spingeva in bocca il suo cazzo fino alle palle, senza un attimo di tregua. Saliva e umori scendevano a fiotti dalla mia bocca, mentre i peli del suo scroto mi pungevano le labbra. - Non devi permetterti di fare altro che pompini, troia, lo sai! – e giù, a scoparmi in bocca come un forsennato. La rapidità delle penetrazioni era tale da avvilirmi, rendendomi incapace di pensare. Fece partire il filmato cliccando su: Rivedi. - Guardati, stronza, ti fai sborrare addosso e hai anche il coraggio di farti vedere … – poi aggiunse – Adesso alzati, girati di culo! – Se non fossi stata bagnata da prima, mi avrebbe fatto sanguinare, per fortuna l’eccitazione precedente aveva lasciato la mia figa umida … così, quando Gerry me lo chiavò in figa con un colpo solo, la penetrazione non fu devastante. Mi riempì di parolacce, ma intanto mi chiavava, inesorabile e deciso. Mentre mi svergognava, mi colpiva le natiche, facendomele bruciare … ero sicura che ormai dovessero essere rosse, segnate dai suoi colpi. Ero china sulla scrivania, a fianco al PC, non vedevo niente, sentivo solo male e prendevo colpi di cazzo. Lui adesso mi tirava sul pene servendosi delle mie mutandine, come fossero il morso di una cavalla domata. Anche se era arrabbiato con me, aveva un cazzo molto duro. Intanto che masticava parolacce, scorreva anche le altre foto e, quando ne trovava, si guardava i filmati di altri “tributi”: - Ecco diceva, non sei la sola zoccola … anche altre si fanno sborrare sulle facce! – Ormai il ritmo lo aveva preso e si era infoiato … ora sapevo come sarebbe finita, ma non potevo ribellarmi, sperai fino all’ultimo che venisse al più presto, ma non fu così. Sul più bello, infatti, estrasse il pene dalla mia fessura. - Adesso, apri quel culo da troia, devo sborrare! – Cercai di forzare la mia natura e di vincere le mie paure … volevo ribellarmi, almeno quella volta … impossibile, non feci altro che dire: - Va bene … quando vuoi, sono pronta! – Gerry come al solito si mise comodo dietro di me e si dedicò a una breve masturbazione, in pochi minuti era infoiato al punto giusto … Si segava talmente vicino al mio deretano, che sentivo l’aria muoversi per le vibrazioni: capitava spesso che la sua capocchia gonfia, mi schiaffeggiasse l’ano dilatato. Io, infatti, mi tenevo le chiappe aperte, tirando con le dita il più vicino possibile all’orifizio anale. Speravo sempre di aprirmi tanto da farci passare dentro il cazzo senza ostacoli … ma ancora una volta non fu così. La penetrazione mi sorprese, spezzandomi il respiro… emisi l’aria dalla bocca, come se la pompa del suo cazzo facesse da stantuffo. Entrava come un treno in una galleria troppo stretta … entrava, sfondava, mi faceva tanto male. Lui senza alcuna pietà, dopo l’affondo, lo estrasse completamente, per poi subito infilarmelo tutto. - Porta il conto, zoccola, ti rompo il culo in dieci colpi, capito? – Con voce rotta risposi – Sì, va bene! – - Contale e ringraziami, schiava di merda … troia! – - Si padrone mio, grazie … adesso le conto, va bene! – dissi sottomessa e sempre più arrapata, nonostante il dolore lancinante provocato dall’inculata senza lubrificazione. - Dai presto, puttana … che ho fretta di sborrare! - - Sì, eccomi pronta, inculami pure … e … e … Una! – dissi quando lui con prontezza si tuffò nel mio sfintere. Aspettai docile e addolorata il resto delle inculate. - Lascia quelle chiappe e stringi il sedere, troia, sei tutta sfondata, non vedi? Chiudi! – rantolava arrapatissimo – Hai il culo di una vacca … dai, continua a contare! – Lo feci. Abbandonando la testa sulle braccia. Ero tutta un dolore e tutta eccitata, non potevo sottrarmi, e lui lo sapeva. - Va bene, padrone, ho stretto il sedere, colpiscimi ancora …. e … e: Due! – E mentre cercavo di dirlo, ancora una volta persi fiato per la stimolo di quella “supposta” bestiale, fatta di carne. E così continuai, sotto i colpi di Gerry, contando inesorabilmente i suoi assalti al mio corpo e alla mia dignità … preciso al decimo colpo, lui sborrò in me tutto il suo seme ed io, nonostante mi bruciasse il sedere, venni a mia volta, ringraziando il mio aguzzino con la voce che vibrava di piacere. La notte, mentre lui dormiva, mi alzai di soppiatto e con la web mi fotografai le chiappe martoriate, dove, ancora vividi, si notavano i segni dei forti schiaffi. Non una parola di troppo, non una sola lamentela … inviai la foto delle mie chiappe in primo piano, come allegato di una mail al mio “Amico”. Un solo commento all’operazione: - Per favore … fammelo ancora. – Fine
Categorie:
Travestiti
«Seno stupendo complimenti. »
«Lo leggerò alla prossima quarantena, ora non ne ho voglia.»
«Complimenti molto eccitante bravissima?bacio»
«brava giovanna mi piace leggerti»
«Letto tutto d'un fiato. Al di la dall'eccitazione che mi hanno provocato le parole per descrive il rapporto orale, vaginale ed infine anale. Vorrei ringraziarti perché mi hai aperto un mondo riguardo ai "tributi". Li consideravo in modo superficiale e nom ne capivo il motivo. Ma tu sei riuscita a farmeli vedere sotto una luce diversa, facendomi rivivere i processi mentali che provavo, quando ero piccolo e venivo sulle foto delle riviste che ritraevano donne che in quei momenti mi facevano sognare. Ho aperto questa foto solo per ammirarne le tue grazie, e con sorpresa ho trovato questo commento che rende questa "semplice", una foto magica.»
«Grazie per le splendide sensazioni che mi hai fatto provare»
«Grazie emozioni 55 si dono di Capri, Napoli»
«che dirti...sei una bomba di sensazioni..non so se sei napoletana ma usi termini che uso anche io a napoli. leggerti mi ha portato a strofinare la mano sulla capocchia bagnata del mio cazzo..ci ho giocato parecchio..l'ho scapocchiato lentamente e immaginavo di slinguarti il clitoride mentre con un dito ti chiavavo la fessa...fermarmi e soffiare sul tuo clitoride per farlo raffredare e poi riprendere a succhiarlo a mò di pompino..mi hai portato ad una mega sborrata che non avevo da tempo....»
«certo che sto' @fra76 è rincitrullito forte.»
«Bel testo, il finale credo di non averlo capito a pieno ma mi è piaciuto il racconto complimenti»
«il mio commento è sotto»
«io ho letto e il mio commento lo hai giu'»
«Ma perché non leggete? E' una PROVA, CHIARO!!!»
«Ma posta foto dove te scopano come si deve, e non stupidaggini scattate da chissà chi!!!»
«Prima parte un po' noiosa, la parte centrale interessante e il finale stupido.»
«Hai scritto troppo non leggo tutto sto papiro»